Mutui più cari rispetto a dieci anni fa. Si registra, infatti, un aumento del 4,4% dei tassi di interesse per le imprese e del 3,4% per gli ipotecari.
La situazione economica in Italia ed Europa sta peggiorando progressivamente per milioni di cittadini a causa delle politiche monetarie più rigide. I tassi di interesse elevati e i finanziamenti difficili stanno creando un peso insostenibile per le famiglie.
Secondo il bollettino economico della Banca Centrale Europea, ad aprile i tassi di interesse sui prestiti sono stati i più alti degli ultimi dieci anni, che raggiungono il 4,4% per le imprese e il 3,4% per i mutui ipotecari.
Questa situazione sta mettendo ulteriore pressione sull’economia, rendendo più complessa la situazione finanziaria delle famiglie che cercano finanziamenti per investimenti o l’acquisto di una casa.
I prezzi dei mutui ad aprile più alti degli ultimi dieci anni
L’inasprimento della politica monetaria da parte della BCE ha portato a un aumento dei tassi di interesse sui prestiti, che hanno raggiunto il livello più alto degli ultimi dieci anni. Tuttavia, le prospettive di crescita economica e inflazione rimangono incerte a causa di vari fattori come la pandemia di COVID-19 e i cambiamenti nelle dinamiche globali.
Il presidente dell’Eurogruppo, Paschal Donohoe al Pe, sottolinea l’importanza di ridurre l’inflazione per evitare conseguenze negative sul tenore di vita nell’Unione europea, mentre il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, critica alcune decisioni prese dalla BCE riguardo alla lotta all’inflazione.
I dati sull’inflazione in Germania mostrano un aumento del 6,4%, ma è necessario considerare il contesto globale e le pressioni sui prezzi delle materie prime.
Al contrario, in Spagna si è registrata una diminuzione dell’inflazione al 1,9% a giugno, principalmente dovuta al calo dei prezzi dei carburanti, dell’elettricità e dei generi alimentari.
In sostanza, è fondamentale mantenere un equilibrio tra il controllo dell’inflazione e la promozione della crescita economica, garantendo – al contempo – la stabilità dei mercati finanziari e la sostenibilità dei prestiti per banche e famiglie.
Critiche su diversi fronti
La Banca centrale europea (BCE) ha deciso di aumentare i tassi di interesse nonostante le preoccupazioni e le critiche espresse da diverse fonti.
La presidente della BCE, Christine Lagarde, ha affermato che questo aumento è necessario e sarà attuato, fin quando necessario, a meno che non si verifichi un cambiamento significativo nelle prospettive dell’inflazione.
L’incremento dei tassi è stato annunciato durante il forum della BCE a Sintra, in Portogallo.
Secondo Lagarde, gli aumenti dei tassi decisi dallo scorso luglio non hanno ancora avuto il loro pieno impatto sull’economia dell’Eurozona.
Tuttavia, ci sono voci che suggeriscono una pausa nelle politiche monetarie restrittive per evitare ulteriori pressioni sull’economia.
Alcuni politici, come il vicepremier italiano Antonio Tajani, hanno espresso preoccupazione riguardo a un possibile blocco dei prestiti alle imprese, alla riduzione della competitività e alla recessione generata dall’aumento dei tassi di interesse.
Inoltre, un effetto significativo di questa decisione riguarda il settore immobiliare, in relazione all’aumento delle rate mensili dei mutui a tasso variabile per le famiglie italiane.
La posizione del Codacons
Secondo l’associazione Codacons, considerando un mutuo medio di 125.000-150.000 euro, gli incrementi imposti dalla BCE hanno causato un aumento delle rate mensili tra 240 e 320 euro rispetto al 2021, con ripercussioni finanziarie significative per le famiglie.
Nonostante ciò, Lagarde ha sottolineato che non è opportuno invertire troppo rapidamente la politica monetaria, poiché rimane ancora incertezza riguardo all’effetto delle politiche della BCE sulla durata e il livello dell’inflazione.
Infine, la BCE ha preso questa decisione per contrastare l’aumento dei prezzi e garantire una stabilità economica a lungo termine.