Nadal non pensa al ritiro: “Voglio essere competitivo anche da papà”

Dopo aver raggiunto il record di 900 settimane nella Top 10 ed essere diventato papà, Rafa Nadal non ha alcuna intenzione di appendere la racchetta al chiodo ed è già al lavoro per tornare competitivo in un 2023 nel quale andrà alla caccia di nuovi record.

Rafael Nadal
Rafael Nadal – Nanopress.it

Continuare a stupire ed a frantumare record: questa la missione di Rafa Nadal che si prepara a vivere un’altra grande stagione dopo aver chiuso il suo 17esimo anno consecutivo all’interno della Top 10 mondiale.
Il fenomeno spagnolo vuole regalarsi il primo grande trofeo da papà: a settembre infatti lui e la storica compagna Maria Francisca hanno dato alla luce il loro primogenito al quale il campione maiorchino vuole subito dedicare un trofeo ATP.

Il suo arrivo è stato un cambiamento drastico, mi sono dovuto riorganizzare anche dal punto di vista professionale. Sono felice. Mi godo una nuova tappa della vita. Ho sempre pensato che sarei diventato padre a fine carriera ma, per fortuna, la mia carriera è durata molto più a lungo di quanto mi aspettassi. Quindi devo imparare a convivere con questa novità provando a essere sempre competitivo”.

 

Nadal ed un 2023 tutto da scrivere

In una lunga intervista a Marca il campione spagnolo Nadal ha affrontato tanti temi parlando di un 2022 agrodolce dal punto di vista sportivo con due major ma anche tanti infortuni e una grande gioia dal punto di vista personale: l’arrivo del primo figlio.
Rafa
, come al solito, non ha nascosto le paure legate ai tanti infortuni che ultimamente ne hanno pregiudicato le prestazione ma ha manifestato grande ottimismo verso un 2023 nel quale vuole essere ancora protagonista.

Rafa Nadal
Rafa Nadal – Nanopress.it

“In un mondo ideale vorrei giocare un’ultima volta la Coppa Davis, ma dipende da tanti fattori. Non vedo ancora il mio ritiro. Quello di Roger è stato un giorno triste ed emozionante allo stesso tempo. Lui è una icona dello sport, è stato tosto anche come amante del tennis. Io non lo vedo per un semplice fatto: non sono una persona che cerca di prevedere o preparare il futuro, perché le cose cambiano velocemente. So che quel momento è più vicino rispetto all’anno scorso. Ma è qualcosa che quando deve accadere, accadrà. Mi piacerebbe fosse su un campo da tennis”.

Nadal ha analizzato il suo 2022 sottolineando alcuni aneddoti interessanti sul Roland Garros vinto a maggio: il maiorchino infatti è riuscito a giocare il torneo soltanto grazie all’intervento dei medici che gli hanno somministrato alcune infiltrazioni per “nascondere” il dolore al piede.

“Sono partito da Roma zoppicando. Se i medici non avessero trovato una soluzione per addormentare il nervo del piede non avrei potuto vincere il Roland Garros. Sono arrivato a Parigi con una preparazione scarsa ma ho giocato bene quando serviva, nei quarti contro Djokovic. Poi sono realista, la semifinale con Zverev poteva finire in modo diverso se lui non si fosse infortunato alla caviglia. Dopo il Roland Garros ero felice anche se temevo di dovermi ritirare se non si fosse trovata una soluzione stabile per il piede, non potevo continuare con quei dolori cronici. Ma la nuova cura ha funzionato, e difatti a Londra ho giocato bene prima di farmi male agli addominali”.

Il 23 volte campione slam ha quindi allontanato le voci di un possibile ritiro dimostrandosi ancora una volta pronto per affrontare l’ennesima grande stagione in una straordinaria carriera.

 

 

 

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