Allerta midterm, Ieri il marito di Nancy Pelosi Paul è stato vittima di un agguato nella sua abitazione di San Francisco. La polizia e i media hanno fornito informazioni in merito all’aggressore. Si innalza la paura per le prossime elezioni.
Inizialmente non era chiaro se si trattasse o meno di un attacco politico, di un furto o ritorsione personale. Nonostante sia subito emerso che l’uomo ha nominato entrando Nancy. Non era emerso che fosse un convinto esponente di destra e del complottismo. Negli Usa la tensione pre midterm è alle stelle e si ha paura di un escalation violenta tra fazioni politiche opposte.
Il marito di Nancy Pelosi è stato aggredito brutalmente ieri nella sua abitazione di San Francisco. La speaker della Casa Bianca non era presente ma l’aggressore cercava proprio lei. Si è scagliato con un martello contro Paul che è stato successivamente operato.
Appena si è introdotto in casa della coppia ha gridato ‘dov’é Nancy‘ ma subito non si era capito che fosse un esponente di ultra destra e dalla vena complottista. Paul ha riportato una frattura al cranio e gravi lesioni alle braccia e alle mani. Ora sta meglio e lo aspetta la lunga guarigione. Questa aggressione ha portato allerta massima.
La polizia di San Francisco e l’Fbi hanno portato avanti le indagini e identificato il responsabile dell’attacco. Si chiama DePape, è un seguace della teoria del complotto di destra QAnon e ha un blog in cui abbracciava le teorie del complotto sul 6 gennaio, le elezioni del 2020 e Covid.
Una chiara posizione politica ma le indagini stanno cercando di capire se si tratti di un fanatico o di qualcosa di più profondo. Un parente, come riporta il Guardian, ha spiegato che da giovane ha lasciato la famiglia per scappare con una ragazza. Ha detto inoltre che soffre di problemi psichici ma che hanno perso tutti i contatti con lui.
Il 42enne è accusato di tentato omicidio e molti altri reati minori. La paura è ai massimi livelli negli Stati Uniti per gli ormai vicini midterm e la tensione è alle stelle.
Le elezioni di metà mandato sono ormai alle porte e negli Stati Uniti aleggia la paura che si inneschino episodi di violenza come l’aggressione a Pelosi. I gruppi di estrema destra sono sorvegliati speciali e c’è molta attenzione da parte delle autorità che non vogliono che si ripeta un simil Capitol Hill.
L’aggressione politica di ieri a Paul Pelosi è andata oltre ogni forma di sostegno politico o ideologia e si tratta di pura violenza fine a se stessa. Le cose si sono fatte ancora più incandescenti e le città sono già sorvegliate speciali. I sondaggi intanto svelano uno scenario che va analizzato attentamente perché i repubblicani di cui fa parte anche la parte più estrema di destra hanno rimontato. Il sostegno a Trump è aumentato e si prevede una lotta concreta già per questo midterm.
I sondaggi del 26 ottobre di Gallup mostrano il 40% di sostegno a Joe Biden, in calo rispetto al 44% di agosto, ma sopra il suo minimo del 38% toccato in luglio. Mostrano l’avanzata dei rossi che potrebbero dare vita ad uno tsunami politico inaspettato.
I sondaggi del 27 mostrano un testa a testa al senato dove il 52% è a favore dei democratici ovvero di Biden, ma la situazione alla Camera è diversa.
Decisamente diversa, dato che l’81 % dei seggi alla Camera andrebbe ai rossi contro solo il 19 % al presidente in carica, Biden. Quindi avrebbe il comando quasi assoluto della camera e lo scossone politico potrebbe creare parecchia violenza e l’allerta è massima le autorità e le forze di polizia sono dispiegate numerose.
Si cerca di scovare e monitorare gruppi potenzialmente pericolosi. La paura per gli esponenti politici più in vista aumenta e così anche la sicurezza intorno a loro.
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