Kim Phuc, o Napalm Girl, come è conosciuta in tutto il mondo, è quella bambina di 9 anni che corre disperata al centro di una foto che è diventata uno dei tragici simboli della guerra in Vietnam. Era l’8 giugno 1972 quando un bombardamento americano con il napalm investì Trang Bang, cittadina nel Vietnam del Sud, alla ricerca dei vietcong nascosti tra le case. Il reporter dell’Itn Chris Wain era presente, con il suo cameraman e il fotografo vietnamita Nick Ut, che immortalò la scena con il celebre scatto che scioccò il mondo. Kim Phuc, ormai donna, vive in Canada, è laureata in legge ed è anche ambasciatrice Unicef. Ha raccontato la sua storia dopo essersi sottoposta a una terapia innovativa di chirurgia plastica al laser, per alleviare il dolore delle cicatrici.
A nove anni Kim Phúc fu fotografata nuda e in lacrime dopo un bombardamento al napalm. La fotografia fu scattata dal fotografo di Associated Press Nick Ut, che l’anno successivo vinse il premio Pulitzer proprio con questo scatto. Kim Phuc dall’inizio degli anni Novanta vive in Canada da rifugiata politica assieme a suo marito.
Ha sempre sofferto in seguito alle ferite di quel bombardamento, la sua pelle bruciata dal napalm si era ridotta lasciando cicatrici dolorosissime. Da settembre ha però iniziato una cura specialistica in Florida che le ha permesso di migliorare i suoi problemi con l’uso della chirurgia plastica. L’equipe del medico che la segue, Jill Waibel, utilizza una speciale tecnica al laser. Il costo dell’intervento di ricostruzione è stato interamente donato a Kim, per una sorta di risarcimento dei danni subiti dopo quel terribile bombardamento.