Il Napoli si gioca tutto in una notte sull’infuocato prato del ‘Da Luz’ di Lisbona. Ai partenopei, contro il Benfica, è sufficiente in realtà il pari per qualificarsi agli ottavi di finale di Champions League, in virtù della vittoria del San Paolo all’andata. Con una vittoria, invece, blinderebbero il primo posto. In caso di sconfitta, Insigne e compagni dovrebbero sperare nella sconfitta del Besiktas in Ucraina, contro la Dinamo Kiev.
Morale alle stelle
Il 3-0 di venerdì all’Inter ha riportato il morale della squadra e dei tifosi campani alle stelle. Anche la condizione fisica è apparsa di nuovo ottima. Insomma, ci sono le condizioni migliori per andare in Portogallo a fare bottino pieno. Attenzione però al Benfica, altrettanto carico e spinto da tutto il Portogallo. Basti dire che oggi il quotidiano ‘Record’ in prima pagina scriveva: “Fare la storia”. Insomma clima da corrida, squadra avversaria che non è sicuramente al livello di quella di Sarri, ma che in casa sa trasformarsi. Arriva però da una sconfitta in campionato contro il Maritimo.
Servirà il miglior Napoli, dopo che si è complicata la vita facendo un solo punto in due match con il Besiktas e pareggiando 0-0 in casa con la Dinamo Kiev. Dopo un inizio spumeggiante: vittoria in casa degli ucraini e 4-2 al San Paolo contro i portoghesi.
L’amuleto è l’arbitro
A Napoli la cabala conta. E tanto. E allora, non possono che essere felici i tifosi della designazione arbitrale. Sarà infatti lo spagnolo Mateu Lahoz il fischietto di questa sera. Lo stesso del 4-1 del Napoli a Wolfsburg, nel quarto di finale di andata di Europa League 2015. Saranno gli stessi pure gli assistenti arbitrali: Cebrian Devis e Perez del Palomar.
Tra le due squadre, c’è un precedente (oltre a quello di quest’anno), risalente al primo turno della Coppa Uefa 2008/2009: il Benfica di Quique Sanchez Flores si impose 2-0 in casa dopo aver perso 3-2 al San Paolo contro la squadra allenata da Edoardo Reja.
Torna Mertens
Maurizio Sarri ritrova Dries Mertens, assente per squalifica contro l’Inter. Potrà così riproporre il tridente dei bassotti, ossia Insigne, Callejon e, appunto, Mertens. In difesa, Hysai si riprenderà il posto dopo essere uscito per problemi allo stomaco contro l’Inter. Percorso inverso per Zielinski, che pur avendo giocato molto bene (e segnato) contro i nerazzurri, si riaccomoderà in panchina per fare spazio ad Allan.
Il Benfica deve fare a meno di Eliseu, infortunatosi nell’ultima settimana; in attacco ci sarà la coppia collaudata Guedes – Mitroglu. In difesa, nessun problema per l’allenatore Rui Vitòria.
Hamsik, parole da capitano
Marek Hamsik parla da capitano alla vigilia: “Noi eliminati dal Benfica? Io a questa ipotesi neppure penso. Il nostro è un pensiero diverso, passare il turno: non abbiamo nulla meno del Benfica per riuscirvi, abbiamo esperienza, siamo maturi per affrontare questo genere di incontri. La vivremo come una finale. E le finali si giocano per vincere. Giocheremo senza paura, quello che conta davvero è il nostro atteggiamento”.
Le probabili formazioni
Queste le probabili formazioni (ore 20.45, diretta anche su Canale 5):
BENFICA (4-2-3-1): Ederson; Semedo, Luisao, Lindelof, Almeida; Fejsa, Pizzi; Salvio, Guedes, Cervi; Mitroglou. All. Rui Vitoria.
NAPOLI (4-3-3): Reina; Hysaj, Albiol, Koulibaly, Ghoulam; Allan, Diawara, Hamsik; Callejon, Gabbiadini, Insigne. All. Sarri.
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