Un duro colpo è stato inferto ad uno dei principali clan attivi nella zona Orientale della città di Napoli. Blitz in corso, dalle prime ore di questa mattina contro il clan Mazzarella.
L’attenzione della malavita si era spostata, gradualmente, verso il mondo dei carburanti. Ed è da qui che l’indagine delle Forze dell’ordine è partita.
Sin dalle prime luci dell’alba, una corposa operazione congiunta dei Carabinieri, sta portando all’esecuzione di una serie di misure cautelari, su ordinanza del Gip del tribunale di Napoli e su richiesta della DDA di Napoli, contro alcuni esponenti del clan Mazzarella.
Le persone indagate sono indiziate a vario titolo: dall’associazione mafiosa, al traffico di stupefacenti, all’estorsione, alla violazione sulla normativa dell’uso di armi e di possesso di esplosivo, sino all’impiego di denaro di provenienza illecita in varie attività economiche.
Al centro, come dicevamo, vi è il clan Mazzarella che sta spostando, mano mano, i suoi illeciti interessi su quello che è il mondo degli idrocarburi e della loro vendita. È stato, infatti, proprio da un’attività di distribuzione carburanti, con sede nelle vicinanze dello stadio “Maradona” di Napoli – Fuorigrotta, che sono partite le indagini che hanno portato al blitz e agli arresti di questa mattina.
Come dicevamo, dalle prime ore di questa mattina il blitz si è uniformato in tutta la periferia orientale della città di Napoli (nei quartieri di Ponticelli e San Giovanni a Teduccio), al quartiere Fuorigrotta, sino ad alcuni comuni della provincia sud della città metropolitana, come San Giorgio a Cremano e Portici.
Dalle indagini dei Carabinieri è venuto fuori il crescente interesse del clan verso gli idrocarburi, un mondo che, come già analizzato una settimana fa, ha visto l’esistenza di una sorta di vero e proprio patto fra la ‘ndrangheta e la camorra per il controllo del mercato nero di benzina e gasolio. Già lo scorso mese di aprile del 2021, una maxioperazione compresa fra le città di Napoli, Reggio Calabria, Roma e Catanzaro aveva portato le forze dell’ordine a porre attenzione su questo nuovo ambito di interesse criminale.
Il blitz di questa mattina, come detto in precedenza, è partito proprio dal sequestro di una pompa di benzina nel quartiere Fuorigrotta. In manette sono finite ben 24 persone, di cui 9 già detenute.
Le indagini, che sono sfociate nel blitz di stamattina, erano partite nel febbraio del 2018 e hanno visto il periodo di osservazione sino a gennaio 2020. Periodo che è servito a dimostrare che il clan Mazzarella stava diventando operativo anche sotto questo punto di vista.
Il business dei carburanti stava, piano piano, arricchendo le casse del clan. Sono infatti emerse, dalle indagini portate avanti, pretese di carattere estorsivo verso un imprenditore del settore e, successivamente, l’acquisto da parte di un affiliato al clan Mazzarella di un distributore di carburanti nei pressi dello stadio della città di Napoli.
Attività illecite, quali quelle del traffico carburanti, che si affiancano ad altre di altro tipo che non facevano altro che arricchire le casse del clan. Ma oggi, qualcosa è stato fermato proprio con questo blitz.
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