A Napoli vi è stato un nuovo crollo al cimitero di Poggioreale, dopo quello avvenuto a gennaio. Ora la zona è stata recintata in quanto un gran numero di bare rischiano di cadere dall’edificio franato.
L’area coinvolta attualmente è differente da quella in cui si verificò il crollo lo scorso gennaio. In ogni caso attualmente si attende un ordinanza che disponga la chiusura dell’intero cimitero.
Il crollo al cimitero di Poggioreale di Napoli
Nuovo crollo avvenuto nel cimitero di Poggioreale di Napoli. L’ultimo risaliva a gennaio di quest’anno. Questa volta non si tratta della stessa area dello scorso. A quanto pare la frana è avvenuta in una congrega di ben 4 piani. Precisamente alla Cappella della Resurrezione, denominata “Gesù Risorto 1”.
Ora numerose bare rischiano di cadere, infrangendosi sul suolo. Inoltre numerose salme sono ora visibili e senza alcun sostegno materiale.
L’intera area monumentale è stata dismessa e si attende un’ordinanza del Comune di Napoli, che determini la chiusura dell’intero cimitero. Sul posto oggi si è recato l’assessore comunale al Verde con delega ai cimiteri, Vincenzo Santagada.
L’assessore Santagata ha spiegato che al momento del crollo fortunatamente non vi erano parenti dei defunti, in quanto la chiusura del cimitero è prevista per le 13:30. Un enorme boato e una nube di povere hanno accompagnato la frana delle strutture.
Infine conclude dicendo che l’amministrazione comunale si sta muovendo per provvedere alla situazione.
La vicenda è stata commentata anche dal consigliere regionale di Europa Verde, Francesco Emilio Borrelli, il quale ha affermato che si tratta di un situazione inaccettabile e molto critica
“Per troppi anni i cimiteri napoletani sono stati mal gestiti e abbandonati a se stessi in preda anche a truffatori e approfittatori. Questo è il risultato”.
Ha detto il consigliere regionale Borrelli.
Il crollo avvenuto nel gennaio scorso
Verso l’inizio di gennaio 2022 un altro crollo coinvolse il cimitero di Poggioreale, il quale danneggiò gravemente le strutture cimiteriali e che determinò la chiusura del luogo per ben 15 giorni.
La causa del crollo fu un eccessivo flusso d’acqua proveniente dallo scavo della seconda galleria della stazione di Poggioreale. La zona coinvolta allora è stata quella della Pipinera.
Numerosi i cadaveri caduti fuori dalle tombe, oltre ai seri danni apportati a diverse cappelle e monumenti cimiteriali.
Il comune di Napoli e in generale l’amministrazione che si occupa dell’ambito dovrebbero attivarsi seriamente con progetti di manutenzione alla struttura cimiteriale. In quanto questi crolli simboleggiano la totale non curanza delle istituzioni nei confronti della comunità napoletana.