È stato fermato a Napoli il secondo ragazzo accusato di tentato omicidio per aver aggredito un bagnino.
L’episodio è avvenuto il 9 luglio nel lido di Marechiaro e il minorenne, al momento del fermo, era in possesso di un coltello. Il suo coetaneo è stato fermato invece il giorno seguente all’aggressione, anche lui trovato in possesso di un’arma simile. Il bagnino era stato colpito all’addome perché aveva negato loro un lettino in spiaggia, così dopo una lite, sono partiti due fendenti ma fortunatamente, dopo gli iniziali giorni in gravissime condizioni, il 41enne è stato dichiarato fuori pericolo ma ancora è in prognosi riservata.
Fermato oggi a Napoli il secondo 16enne che ha accoltellato il bagnino del lido di Marechiaro, il 9 luglio scorso. Dopo una lite scaturita per un lettino, insieme al coetaneo che invece è stato fermato il giorno dopo la violenza, i due hanno estratto i coltelli di cui erano in possesso anche al momento del fermo e hanno colpito due colte l’uomo all’addome.
Gravemente indiziato del reato di tentato omicidio in concorso, è stato fermato questa mattina e si attende ora la convalida, che invece per l’altro ragazzo è stata già disposta e infatti si trova all’Ipm di Nisida, l’istituto penale minorile nel napoletano dove finirà anche il secondo aggressore, dopo che i giudici avranno confermato il suo coinvolgimento in quel terribile episodio che poteva costare la vita a un uomo per un motivo davvero futile.
Espressione lampante di come i giovani d’oggi siano violenti e aggressivi con il prossimo anche senza un valido motivo, la brutale violenza ci fa riflettere anche sul fatto che due minorenni girino con delle armi, seppure bianche, anche in una “tranquilla” giornata di mare.
Sono state ore di apprensione per il 41enne che su quegli scogli di Marechiaro, gli stessi dove lavorava ogni mattina, se l’è vista davvero brutta e infatti al Fatebenefratelli, dove è stato portato d’urgenza, ha subito un delicato intervento chirurgico ma poi poche ore dopo è stato definito fuori pericolo dai medici ed è in via di ripresa. Presto quindi verrà ascoltato dai carabinieri per riferire la sua versione dei fatti e quindi ricostruire cosa è successo quel giorno.
Sembrava una domenica come tante sul lido di Marechiaro a Napoli e loro sembravano due 16enni come tanti, ma un piccolo rifiuto è bastato a innescare una lite animata che poi è sfociata in una violenza che poteva provocare una vittima. Una situazione che nessuno si aspettava, degenerata in pochi minuti in modo terribile.
Sotto gli occhi degli attoniti bagnanti, il bagnino di 41 anni è stato colpito da due fendenti all’addome a seguito di un diverbio per un lettino sul lido che lui stesso gestisce.
Da chiarire ancora chi materialmente abbia colpito l’uomo o se siano stati entrambi, ad ogni modo la loro posizione è gravissima e il gesto poteva avere conseguenze peggiori per loro, se l’uomo fosse deceduto.
Stando ad alcune testimonianze dei presenti, il bagnino è stato visto litigare con un gruppo di giovani e a un certo punto uno di loro ha estratto un coltello e ha ferito l’uomo. Una situazione ai limiti dell’assurdo, difficile da commentare. Le prime parole sono arrivate dal deputato Francesco Emilio Borrelli e dal consigliere comunale Pascucci, che hanno ribadito la gravità dell’episodio, ricordando poi che solo un anno ci fu un’altra violenza analoga nello stesso punto della zona di Posillipo, fra minorenni.
Il primo ragazzo è stato trasto fermato dalle forze dell’ordine il giorno seguente e la Procura ha disposto il fermo dopo aver accertato che si trattava di uno degli esecutori materiali. Stando ai primi dettagli emersi, sembra che a fine giornata il bagnino stesso cominciando a ritirare i lettini mentre gli adolescenti volevano utilizzarli ancora, così sarebbe nato il litigio culminato poi nell’accoltellamento.
Dopo l’allarme lanciato dai presenti, l’uomo è stato trasferito d’urgenza in ospedale dai soccorritori sanitari giunti sul posto, mentre gli aggressori sono scappati ma la squadra mobile locale ha raccolto gli elementi necessari per arrivare a loro.
La prima svolta appunto nel pomeriggio del 10 luglio, quando il primo responsabile è stato identificato e dovrà rispondere di aggressione, tentato omicidio e porto illegale di arma da taglio, le stesse accuse del suo amico fermato oggi.
Mentre in quest’ultimo caso però ancora si sta lavorando per accertare se davvero sia il secondo minorenne che c’era quel giorno a Marechiaro e quale sia stato il suo ruolo, nell’ambito del primo fermo il giudice si è già espresso e il 16enne è stato trasferito nel carcere minorile di Nisida, dopo la convalida della misura cautelare.
Le indagini però proseguono perché, come raccontato dai testimoni, c’erano altri ragazzi quel giorno sul lido e anche loro sono nel mirino degli inquirenti perché dovranno essere rintracciati e spiegare esattamente come siano andate le cose.
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