Parlare di crisi per il Napoli dopo la sconfitta in Champions League in casa contro il Besiktas non è sacrilegio, soprattutto perché è simbolo di un momento particolarmente nero per la squadra di Sarri, che arriva da altri due pesanti tonfi in campionato. Prima quello con l’Atalanta e poi, soprattutto, quello contro la Roma che valeva un po’ come candidatura anti-Juventus. E dire che si arrivava dal meraviglioso poker messo a segno in Europa contro il Benfica e la possibilità praticamente di qualificarsi quasi matematicamente in caso di successo contro i turchi. Cosa sta succedendo al team partenopeo? Quali sono i motivi di questa flessione?
Partiamo dalle dichiarazioni del mister Maurizio Sarri: “Stiamo attraversando un momento in cui andiamo a complicare le partite da soli, e così facendo poi diventa più difficile tutto. Stasera la squadra si è comportata bene, fatta eccezione nei tratti in cui ha accusato i contraccolpi legati agli eventi della partita come il rigore sbagliato che, ad esempio, è andato a costarci dieci minuti, mentre la rete presa nel finale ci ha fatto finire la partita con cinque d’anticipo”. Quel che è vero è che il tabellino dice ben sei gol subiti in due match casalinghi ed è qui un primo punto dal quale partire per risalire la china, basandosi più su fatti concreti che “psicologici”. Tanti gli errori di uomini chiave come Koulibaly contro la Roma oppure ieri sera di Jorginho contro Aboubakar, senza dimenticare l’incertezza di Reina e il generale immobilismo sui calci piazzati.
L’attacco sembra aver patito troppo l’infortunio di Milik che fino a quel momento aveva trainato la squadra a suon di doppiette (come peraltro non era mai riuscito con la sua Polonia). Dopo, il quasi vuoto con ieri sera Lorenzo Insigne uscito tra i fischi del San Paolo dopo un match così così e l’onta del rigore sbagliato e Gabbiadini che non sente la fiducia addosso vedendosi anche preferire da un Mertens falso nueve. Tuttavia, nei 25 minuti a disposizione, Manolo ha segnato un bel rigore e anche una rete che è stata annullata, dimostrando voglia di fare e di prendersi responsabilità. Ancora Sarri, ieri: “Stasera ho avuto sensazioni nettamente più positive rispetto alla partita contro la Roma, avevamo una rabbia e una voglia decisamente superiori”.
Da qui si deve ripartire per non perdere terreno importante in Serie A che poi sarà difficile da recuperare e per non compromettere la qualificazione in Europa che sembrava già fin troppo in discesa. Con l’organico a disposizione e il supporto del pubblico di casa non c’è dubbio che Sarri riesca a riportare in carreggiata il Napoli. Qualcosa del quale l’intero movimento calcistico italiano, naturalmente, beneficerebbe.