Il Napoli dovrà attendere il prossimo turno per laurearsi campione d’Italia. Le combinazioni, anche dagli altri campi, per lo scudetto.
Gli uomini di Spalletti falliscono il primo match Point in casa con la Salernitana. Una bella soddisfazione per i granata, un piccolo sgambetto che rimanda di fatto solamente i festeggiamenti. Certo, esultare in casa con la città pronta a esplodere sarebbe stato probabilmente più suggestivo per tifosi e squadra, ma adesso l’obiettivo è veramente vicino. Ecco cosa deve succedere la prossima giornata.
Facce tristi alla fine di Napoli-Salernitana. Era tutto pronto per la festa al Maradona e in città, ma il gol di Dia ha rimandato tutto. Anche qualche lacrima in campo e allo stadio, tra calciatori e tifosi. Rimane probabilmente alla squadra l’amarezza di non essere riusciti a regalare al pubblico la vittoria che avrebbe fatto esplodere già da oggi la festa, che adesso dovrà slittare al prossimo turno.
La Lazio infatti, seconda in classifica, si era fermata nel match delle 12.30 contro l’Inter a San Siro perdendo 3-1. Se il Napoli avesse battuto la Salernitana sarebbe stato scudetto oggi, visto che gli azzurri si sarebbero portati a 81 punti – contro i 61 della Lazio e i 59 (62) della Juventus che deve ancora giocare.
Ma per fare calcoli bisogna guardare anche i bianconeri. Andiamo con ordine.
Al momento il Napoli, a 6 gare dal termine della stagione, ha collezionato con il pareggio di oggi 79 punti. Sono 61 quelli della Lazio, che in 6 partite potrebbe arrivare a 18 punti. La Juventus invece al terzo posto a quota 59, giocherà stasera contro il Bologna. Qualora arrivasse la vittoria della Juve bisognerebbe tener conto anche del risultato della Vecchia Signora durante il prossimo turno infrasettimanale.
Al Napoli contro l’Udinese basterà 1 punto per risultare imprendibile ai biancocelesti (anche qualora dovessero vincere la prossima). Se dovessero invece perdere contro il Sassuolo il Napoli sarebbe a quel punto imprendibile. Qualora la Juventus non facesse bottino pieno nei prossimi 180 minuti, non andrebbe a intaccare i calcoli per lo Scudetto, anche se in caso di vittoria stasera a Bologna e il prossimo mercoledì in casa contro il Lecce si porterebbe a quota 62 rendendo dunque necessari i 3 punti in Friuli per gli azzurri.
Un Napoli forse un po’ troppo ansioso, non va oltre l’1-1 contro la Salernitana, che nel momento più difficile tira fuori la testa dalla sabbia ed esce imbattuto dal Maradona. Merito ai granata che hanno tenuto la partita aperta anche nel momento di sofferenza massima, andando sotto solo sugli sviluppi di calcio piazzato. Il grandissimo gol di Dia ha rovinato la festa ai napoletani che però ormai vedono il tricolore.
Uno Scudetto, quello 2023, che andrà agli azzurri ormai senza dubbi, e una lotta per il titolo praticamente inesistente che hanno reso le ultime gara per il Napoli una vera e propria passerella. Non siamo abituati al godimento senza rivali sconfitti, eppure è questo lo scenario di quest’anno e il merito è tutto di Osimhen e compagni che hanno messo alle loro spalle favoriti e squadre più attrezzate.
E’ solo questione di tempo ormai, di organizzazione, di ordine pubblico, di quando e dove spiegare le bandiere. Certo che i tifosi e la squadra avrebbero preferito festeggiare nel weekend e in casa propria, piuttosto che in Friuli, o magari davanti alla tv.
Premettendo che di dettagli poco rilevanti si parla, viene in mente la vittoria della Premier League del Leicester, che il 2 maggio del 2016 si aggiudicò il titolo di Campione d’Inghilterra dopo il pareggio del Chelsea contro il Tottenham allora secondo in classifica. Alla squadra di Ranieri, che compì un’impresa epica in quella stagione, venne per così dire tolto quel briciolo di adrenalina che poteva consistere nella classica invasione di campo, o nell’esplosione dello stadio al triplice fischio, con i calciatori che dovettero riunirsi in casa per assistere al match della rivale londinese.
Vero, senza pathos la corsa Scudetto quest’anno, a differenza del 2022 ad esempio quando il derby di Milano a distanza infiammò il mese di maggio. Ma il mondo del calcio e dello sport avrà gli occhi puntati su Napoli, per rendere omaggio alla squadra che quest’anno ha incantato e impressionato – anche con l’insolita mancanza di una rivale – il traguardo rimane storico, e questa volta questo tipo di dettagli non faranno in alcun modo la differenza.
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