Doveva essere la prima antagonista della Juventus nella corsa allo scudetto, nonostante il ‘sacco’ di Higuain proprio da parte delle Zebre. Doveva. Sabato pomeriggio, il Napoli si è risvegliato dal sogno con la seconda sconfitta consecutiva in campionato, la prima al San Paolo. Un ko senza attenuanti contro una diretta concorrente, la Roma. Scivolando a -7 dai bianconeri. Ieri, poi, il Ciuccio è stato scavalcato pure dal Milan e raggiunto dalla Lazio. Al momento, non sarebbe neanche in Champions.
Niente di drammatico, per carità: siamo soltanto all’ottava giornata. Ma Sarri si è fatto mettere troppo facilmente in scacco da Spalletti. La prima senza Milik è stata più complicata del previsto, con un Gabbiadini spaesato nel ruolo di prima punta (o forse, per la prima volta, troppo responsabilizzato). Ma pure la difesa ha ballato contro la velocità di Salah e Perotti e la potenza di Dzeko.
Koulibaly (rimasto a Napoli nonostante i 58 milioni offerti dal Chelsea) e Maksimovic (strappato al Torino dopo un lunghissimo tira e molla che neanche fosse Maradona) non hanno tappato le falle di un centrocampo messo in soggezione ripetutamente da De Rossi e Nainggolan. Una partita storta, dirà qualcuno, che segue però lo 0-1 di Bergamo contro l’Atalanta. Pure contro i giallorossi, il gol è stato segnato da un difensore, Koulibaly. Come a dire che improvvisamente l’attacco mitraglia si è inceppato. Urgono correttivi per evitare che Callejon, Insigne e Mertens corrano tanto e a vuoto senza nessuno in area di rigore.
Questa volta Sarri non si è lamentato degli arbitri, dell’orario, dei fatturati. E questo è un primo passo importante per capire che i problemi sono all’interno, non sono determinati da fattori esterni. Il tempo per recuperare c’è, con la Champions che incombe ma che finora ha portato solo gioie sotto il Vesuvio. Sarri saprà sicuramente dove mettere mano. Crotone ed Empoli, prima del big match contro la Juve, appaiono gli avversari giusti per uscire dalla crisetta. Lì si capirà veramente se questo Napoli, anche senza un bomber, può competere per il titolo.
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