Sono stati sequestrati dalle fiamme gialle di Napoli più di 79 mila farmaci dopanti, provenienti dall’est Europa e senza l’autorizzazione ai fini commerciali nel territorio italiano.
Il comando provinciale della guardia di finanza partenopeo ha posto sotto sequestro ben due colli contenenti farmaci dopanti, non legalizzati e nocivi per la salute della persona.
Il sequestro di farmaci dopanti eseguito dalla guardia di finanza
Maxi blitz eseguito dalla guardia di finanza di Frattamaggiore, comune in provincia di Napoli. Gli uomini delle forze gialle hanno messo sotto sequestro una enorme quantità di farmaci dopanti.
Il numero ammonta a circa 79.300 farmaci nocivi per la salute e distribuiti su due colli provenienti dall’est Europa. Sono ancora in corso le indagini per chiarire questa vicenda e individuare i responsabili di questo traffico illecito.
L’operazione investigativa è riuscita a confiscare sostanze di tipo steroidee, i quali provocano una ipertrofia muscolare, aumento della forza e recupero dello sforzo.
I medicinali illegali
Le indagini condotte dal comando provinciale della guardia di finanza di Napoli, ha permesso di individuare un traffico illecito di sostanze pericolose. Non si conoscono ancora i responsabili che saranno condannati per il reato di traffico illegale di sostanze dopanti.
I due pacchi sequestrati contenevano più di 79 mila farmaci illegali per la vendita in Italia; si tratterebbe di medicinali anabolizzanti e androgeni, i quali sono stati introdotti nella lista dell’Agenzia mondiale anti-doping (World Anti-Doping Agency).
Tale fondazione è nata alla fine degli anni 90 del ventesimo secolo dal Comitato olimpico internazionale per contrastare la lotta contro il doping nelle attività sportive.
Secondo la lista pubblicata da questa agenzia, i medicinali sequestrati risultano essere quelli che hanno maggiori prestazioni fisiche, in grado di aumentare il volume muscolare di chi assume tale sostanza.
Da una prima stima, il commercio di questi farmaci pericolosi e illegali nel mercato italiano, avrebbe potuto maturare un profitto di circa 600 mila euro.
Le leggi contro il doping
Sono ancora in corso i vari accertamenti da parte delle forze dell’ordine per individuare i colpevoli di questo traffico illecito di sostanze dopanti. La legge italiana, secondo l’articolo numero 376 dell’anno 2000, articolo 9 comma 7 considera che:
“Chiunque commercia i Farmaci e le sostanze biologicamente attive ricompresi nelle classi di cui all’art. 2, comma 1, attraverso canali diversi dalle farmacie aperte al pubblico, dalle altre strutture che detengono farmaci, , è punito con la reclusione da due a sei anni e con la multa da Euro 5.164 a Euro 77.468”.
L’articolo in questione, quindi, disciplina le attività sportive e la lotta contro il doping, un valido strumento che la legge italiana utilizza per contrastare questo traffico illegale.