A settembre vi sarà l’apertura a Napoli del nuovo polo di professioni sanitarie delle Federico II. Precisamente nel quartiere di Scampia.
Dopo l’abbattimento di alcune delle vele di Scampia, avvenuto nel 2020, precisamente dove prima risiedeva la vela H, sorgerà un nuovo polo di professioni sanitarie dell’Università Federico II di Napoli. Sarà disponibile per gli studenti a partire da settembre di quest’anno. Il progetto è costato circa 55 milioni di euro.
Il progetto del nuovo polo è stato concordato dal Comune di Napoli con l’Università Federico II. L’edificio è stato ideato nel 2006 dall’architetto Vittorio Gregotti e sarà aperto agli studenti di professioni sanitarie a partire da settembre 2022.
Una bellissima notizia, in quanto l’apertura di un polo universitario può essere considerato uno dei modi migliori per ravvivare un quartiere malfamato come Scampia.
Il rettore dell’Università degli studi di Napoli Federico II, Matteo Lorito, ha affermato di aver accelerato la realizzazione del progetto, con l’intento di permettere agli studenti di accedere alla sede a partire dal mese di settembre. Il polo comprenderà varie aule e ambulatori appartenenti a diversi ambiti, tra cui infermieristica, psicologia, diagnostica e nutrizione.
La struttura è stata realizzata attraverso dei fondi pubblici precisamente proveniente dai fondi europei del Por Fesr Campania e dal Fondo di sviluppo e coesione 2007-2013, precisamente sono stati utilizzati circa 55 milioni di euro.
Il polo comprenderà un aula magna con circa 500 posti, due piani di biblioteca, laboratori informatici, aule di diverse dimensioni, spazi dedicati ai professori, ben due sale operatorie e ambulatori medici. L’edifico è composto da ben 4 piani.
Una struttura molto grande e moderna, che offrirà agli studenti tutto quello di cui hanno bisogno. Il progetto è molto importante per la città di Napoli, in quanto punta a valorizzare i quartieri più malfamati, inoltre può essere considerato uno stimolo per dar vita ad iniziative del genere anche in altri quartieri periferici, come per esempio Ponticelli.
La Federico II è solita spostare alcune delle sue sedi in zone più periferiche. Infatti il nuovo progetto di Scampia non è l’unico che ha previsto l’apertura di sedi universitarie lontane dal centro città. Esempi di questo genere sono le sedi di ingegneria sempre appartenenti all’ateneo Federico II, le quali si trovano in quartieri dislocati come Fuorigrotta e San Giovanni a Teduccio, periferia est di Napoli.
Va detto inoltre che progetti del genere sono fondamentali per la città, in quanto incentivano la riattivazione di zone “difficili”, che molto spesso vengono completamente abbandonate dalle istituzioni.
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