Un uomo avrebbe puntato la pistola alla testa di un medico a Napoli, minacciandolo: “Se mia moglie muore ti sparo”. Il fatto si sarebbe verificato all’interno dell’abitazione del soggetto dopo l’intervento di un’ambulanza.
L’episodio avrebbe coinvolto una dottoressa del 118 intervenuta nell’abitazione dell’uomo, un 76enne già noto per alcuni precedenti, a seguito della richiesta di soccorso per la moglie.
“Se mia moglie muore ti sparo“. Queste le parole di un 76enne a un medico che avrebbe minacciato puntando la pistola alla sua testa durante un intervento del 118 presso la sua abitazione, a Napoli.
L’aggressione sarebbe avvenuta nella tarda serata di ieri in zona Capdichino, quando l’equipaggio dell’ambulanza avrebbe raggiunto l’appartamento a seguito della richiesta di soccorso per un malore della donna.
Il fatto sarebbe stato segnalato immediatamente alle forze dell’ordine e il 76enne, che sarebbe già noto alle autorità per alcuni precedenti di polizia, sarebbe stato condotto in caserma.
Le indagini sull’accaduto sarebbero in corso e in queste ore gli inquirenti sarebbero al lavoro per ricostruire l’esatta dinamica.
L’equipaggio 118 sarebbe stato allertato intorno alle 21 di ieri, 15 dicembre, per un malore che avrebbe colpito un’anziana.
Una volta sul posto, i sanitari avrebbero trovato un clima tranquillo ma, per ragioni in via di accertamento, all’interno dell’abitazione il marito della paziente avrebbe aggredito la dottoressa in servizio.
L’uomo avrebbe impugnato una pistola e avrebbe puntato l’arma alla testa del medico, pronunciando la frase “Se mia moglie mure ti sparo”.
Secondo quanto riportato da TgCom24 sulla vicenda, a supporto della prima unità di intervento sarebbe arrivato un equipaggio 118 di Ponticelli e l’anziana sarebbe stata trasportata in ospedale.
Le condizioni della donna non sarebbero gravi e avrebbe ricevuto una diagnosi di lieve tachicardia.
Stando alle prime informazioni riportate dalla testata, il 76enne sarebbe in possesso di porto d’armi per uso sportivo e la pistola risulterebbe regolarmente detenuta.
L’arma da fuoco sarebbe stata sequestrata dalla polizia che in queste ore starebbe lavorando al caso. Revocata la licenza.
Allertati dai sanitari su quanto stava accadendo nell’abitazione, gli agenti vi si sarebbero recati cogliendo il 76enne sul fatto, quindi bloccandolo e disarmandolo.
In sede di perquisizione domiciliare, gli inquirenti avrebbero trovato una Beretta calibro 7,65 regolarmente detenuta e 9 cartucce, ma non solo.
In una cassaforte all’interno della camera da letto della coppia, i poliziotti avrebbero scoperto altre 41 cartucce e una valigetta contenente un caricatore vuoto.
Secondo quanto riferito dalla stampa locale, l’uomo avrebbe agito dopo aver lamentato un tardivo intervento dei soccorsi per sua moglie.
Al momento non ci sono altri elementi sull’accaduto, ma quella di Napoli sarebbe l’aggressione numero 65 in un 2022 segnato da episodi gravissimi che hanno coinvolto sanitari impegnati nel proprio lavoro, medici e infermieri in prima linea nel territorio nazionale.
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