La città di Napoli ha reso omaggio al suo giovane concittadino, rispondendo all’appello della madre di Giovanbattista Cutolo, il giovane musicista ucciso la notte del 31 agosto scorso a seguito di una banale lite per un parcheggio.
Questo pomeriggio, nella chiesa del Gesù Nuovo, si sono svolti i funerali di Giovanbattista. Grande e sentita la partecipazione della gente e delle istituzioni. All’ultimo saluto erano presenti il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca e il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, oltre al ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano. I funerali sono stati officiati da monsignor Domenico Battaglia.
L’ultimo saluto a Giovanbattista Cutolo
Un lungo applauso, una folla commossa e il desiderio di giustizia hanno accompagnato questo pomeriggio l’ingresso della bara bianca di Giovanbattista Cutolo nella chiesa del Gesù Nuovo, dove la città di Napoli si è ritrovata per dare l’ultimo saluto al giovane musicista, ucciso a colpi di pistola nella notte del 31 agosto scorso.
Il sindaco di Napoli – presente ai funerali – ha proclamato il lutto cittadino. Volti rigati dal dolore, palloncini bianchi e musica – la grande passione di Giovanbattista – hanno fatto da sfondo all’omelia, officiata da monsignor Domenico Battaglia. In vista della presenza massiccia di persone, è stato installato un maxischermo in piazza del Gesù, per consentire a tutti di seguire la cerimonia funebre.
L’arrivo della madre del 24enne, stretta al corno che il figlio suonava nell’Orchestra Scarlatti Camera Young, è stato accolto da un caloroso applauso. Proprio lei, nei giorni scorsi, aveva chiesto la partecipazione dei suoi concittadini, per mostrare quanto “il volto bello di Napoli” – come ha definito suo figlio – sia più forte di tutto il resto.
Commovente la lettera di Ludovica, sorella di Giovanbattista Cutolo, che dall’altare ha dato spazio e voce al suo dolore: «Tu sei un uomo d’onore, sei il migliore». Poi sono arrivati i ricordi felici con il fratello e quel pensiero che lui sia rimasto accanto a lei, nonostante tutto: “Siamo ancora Giogiò e Lulù”.
L’omicidio nel cuore di Napoli
L’omicidio di Giovanbattista Cutolo è l’ennesima ferita inferta a una città finita troppe volte sulle pagine di cronaca nera. Il 24enne sarebbe stato ucciso a seguito di una banale lite per un parcheggio. A premere il grilletto, per ben tre volte, un ragazzo di 17 anni, fermato qualche ora dopo il delitto.
I colpi esplosi sono andati tutti a segno – due all’addome e uno alla schiena – e il giovane musicista è finito sull’asfalto ormai senza vita. Inutili i soccorsi e la corsa in ospedale. Il giovane killer ha ammesso di aver esploso la triade mortale, ma ha negato di averlo fatto con l’intento di uccidere il suo concittadino. La pistola non sarebbe di proprietà del presunto killer, ma di un altro componente del gruppo, ora indagato per concorso in omicidio.