Le autorità hanno sgominato una banda di criminali che smerciava banconote false a Napoli, in un giro internazionale.
Le menti del sistema avevano collegamenti in tutto il Paese e anche all’estero, Sono stati sequestrati 41 plichi nel momento della consegna.
Un’organizzazione criminale ben collaudata è stata smantellata a Napoli, dove alcune persone sono state arrestate nell’ambito delle indagini portate avanti dai Carabinieri del Comando antifalsificazione monetaria.
Precisamente, i militari sono intervenuti in una stamperia clandestina digitale situata nella frazione napoletana di Arzano. Qui venivano prodotte banconote false e già alcune persone sono state arrestate mesi fa.
L’indagine è stata avviata nel 2018 per controllare un traffico transnazionale di banconote false. La Procura di Napoli ha coordinato l’intera inchiesta, che aveva lo scopo di smantellare quella che gli inquirenti credevano essere un’associazione per delinquere gestita a Napoli ma attiva anche in altre città italiane come Gorizia, Salerno, Catania e Firenze.
Oggi c’è stata un’importante svolta, infatti dagli accertamenti condotti dai militari, sono emersi gravi indizi di colpevolezza a carico di diverse persone che operavano a Napoli, in particolare una persona è finita in carcere, altre 5 sono ai domiciliari e due hanno il divieto di dimora nella città partenopea e anche nei territori della provincia.
Un affare milionario quello sventato dagli agenti, i quali hanno confermato i sospetti secondo i quali l’organizzazione operava anche all’estero. La rete ben ramificata infatti comprendeva Belgio, Irlanda, Indonesia, Lettonia, Polonia, Portogallo, Romania, Ucraina e Spagna.
Secondo i dettagli emersi dalle indagini, i soldi falsi erano messi in circolazione in banconote di piccolo taglio, tramite un fornitore di servizi attivo sui marketplace addirittura dal 2012. Questo ricorreva a processi molto complessi di anonimizzazione telematica per gestire pagamenti in criptovlute e le conseguenti forniture effettuate da corrieri che inviavano plichi e pacchi postali.
All’interno di questi c’era la valuta falsa ben nascosta in materiale di varia natura. I plichi sequestrati dalle forze dell’ordine sono 41, contenenti banconote false di vario taglio per un valore di 120mila euro, sono inoltre stati sequestrati gli strumenti che la banda usava per effettuare le transazioni.
Gli accertamenti condotti in questi anni hanno portato ad arrestare complessivamente e in flagranza di reato, 31 persone, sulle quali pendono pesanti accuse come quella di aver perfezionato l’acquisto dei soldi falsi sul dark web sia in Italia che in territorio estero.
Al momento sono oltre 50 gli indagati che dovranno rispondere di associazione per delinquere finalizzata al traffico di valuta falsa.
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