Controlli a tappeto, da parte dei Carabinieri dei Nas, in tutta Italia nelle mense scolastiche. I risultati dei controlli sono allarmanti, poiché una mensa su tre risulta essere irregolare. Ecco cosa hanno sequestrato.
Sono più di 700 i kg di cibo che sono stati portati via dai Nas stessi e che stavano per finire sulle tavole delle scuole di bambini e ragazzi. Dall’attività di controllo sono state interessate quasi 1060 aziende. Vediamo nel dettaglio.
Un’attività di controllo serrata è quella che è stata portata avanti dai Carabinieri dei NAS all’interno di mense scolastiche negli istituti di ogni ordine e grado. Ben 9 sono state chiuse mentre 341 sono risultate irregolari. Questi sono i risultati di un’indagine capillare portata avanti su circa 1060 mense scolastiche in tutta Italia da parte del Comando Carabinieri per la Tutela della Salute, con intesa del Ministero della Salute.
La verifica dei servizi di ristorazione e delle imprese di catering interessate a portare e fornire pasti nelle scuole, dagli asili nido agli istituti superiori, sia pubblici che privati, sono stati oggetto dell’indagine e dei controlli.
Ciò che ne è emerso è che circa il 31% delle aziende e delle ditte poste sotto controllo (quasi 341 in numero) sono risultate con irregolarità. Sono state, inoltre, accertate 482 violazioni penali e amministrative e, di conseguenza, sono state effettuate multe per circa 240mila euro. Si è contestato, in particolare, le condizioni di igiene dei locali dove venivano preparati i pasti, ma anche la violazione nella gestione e nella conservazione degli alimenti stessi, ma anche la mancata corrispondenza in qualità e quantità rispetto ai requisiti prestabiliti dagli appalti.
Inoltre, i Nas hanno anche controllato coloro che erano addetti alla preparazione dei pasti e se fossero in possesso della relativa qualifica che permette loro l’adeguata preparazione professionale e di essere addetti alla preparazione di cibi che saranno, poi, portati nelle scuole.
Sono state sospese o sequestrate 9 aree cucina che operavano proprio nel settore scuola. Alla base di questa decisione, carenze igienico sanitarie, ma soprattutto la presenza di muffa e umidità diffusa all’interno dei locali dove i pasti venivano preparati.
A Potenza, gli stessi Nas hanno trovato e sequestrato un locale, che era un servizio igienico, ma ora adibito a deposito di stoviglie e di utensili da cucina. Accanto a questi sono stati posti sotto sequestro anche 700kg di alimenti, comprese carne, frutta, formaggi. Non era possibile, per questi, tracciarne la scadenza, non erano adeguatamente conservati e, nonostante la qualità degli stessi era inferiori rispetto a quella prevista, erano comunque destinati alle mense.
Sono stati deferiti all’autorità giudiziaria 22 gestori dei servizi-mensa, che sono ritenuti responsabili di reati quali frode, inosservanza delle norme per la sicurezza sul lavoro e detenzione di alimenti in cattivo stato di conservazione. I Nas, inoltre, hanno anche individuato l’impiego di prodotti scadenti e di minore qualità rispetto a ciò che era stato pattuito negli appalti e nei contratti stipulati con i vari Comuni.
In un istituto della provincia di Caserta è stato, anche, individuata l’assenza di alcuni ingredienti nei pasti consegnati a scuola. Ad esempio, una pasta e patate consegnata senza le patate.
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