Nas e Guardia di Finanza sono concentrati in queste ore sull’ospedale Pugliese Ciaccio di Catanzaro, con focus sui bandi di gara.
Le autorità sono concentrate anche sulle attività libero-professionali di alcuni medici. Per questo sono in corso perquisizioni e sono stati sequestrati diversi documenti.
Nas e Guardia di Finanza indagano sull’ospedale di Catanzaro
In queste ore sono in corso accertamenti sull’ospedale Pugliese Ciaccio di Catanzaro. I Nas e i finanzieri stanno indagando, con il coordinamento della Procura, per le ipotesi di reato di peculato, concussione, truffa, turbativa d’asta e corruzione. Accuse molto pesanti che vedono coinvolti primari, dirigenti della struttura, personale del reparto amministrativo dell’ufficio Alpi e aziende esterne private che collaborano con l’azienda ospedaliera.
Una delle principali della città calabrese, che ora è al centro dell’inchiesta guidata dal procuratore Nicola Gratteri. Questa riguarda diversi reparti, come Oculistica, Ortopedia, Cardiologia, Gastroenterologia e Ginecologia.
Non sono ancora chiari i dettagli dell’operazione che è in corso dall’alba di questa mattina e non abbiamo al momento i nomi dei presunti indagati, in questi giorni probabilmente seguiranno nuovi aggiornamenti.
Blitz precedente
Non è la prima volta in questi mesi che il nucleo economico finanziario della Guardia di Finanza interviene in questa struttura, nel novembre scorso infatti c’è stata un’inchiesta per reati amministrativi condotta dalla Procura, che ha portato a un blitz nella struttura ma anche nell’appartamento di un oculista.
Gli agenti si sono concentrati proprio sul reparto di Oculistica, analizzando le posizioni di medici, tecnici e informatori scientifici con l’ipotesi di reato di peculato. Secondo l’accusa infatti gli indagati, sei in totale, avrebbero prelevato e utilizzato per scopi personali la strumentazione medica e i farmaci in dotazione alla struttura sanitaria.
La perquisizione all’interno del reparto è la prima attività effettuata dagli agenti, che poi si sono concentrati sull’abitazione del dirigente medico del reparto, dalla quale avrebbero prelevato alcuni elementi ritenuti utili ai fini delle indagini.
Ancor auna volta, il medesimo reparto è coinvolto in un’indagine insieme ad altri, questo fa pensare che tutta la struttura sia compromessa e non soltanto un settore, come si pensava nel precedente blitz e in effetti in quel caso le indagini non vennero ampliate ad altri reparti.
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