La NASA vuole riportare l’uomo sulla Luna nel 2024. Per riuscirci, ha varato il “Piano Artemis“, stimando il costo per rispettare questa scadenza in 28 miliardi di dollari, di cui 16 solo per il modulo di atterraggio lunare. Ma sul programma incombono le presidenziali USA.
Per rispettare i tempi fissati dall’amministrazione Trump nel 2019, infatti, secondo l’Amministratore della Nasa, Jim Bridenstine, il Congresso dovrebbe approvare 3,2 miliardi di dollari entro Natale. Questo perchè il progetto è stato definito dallo stesso Trump “una priorità assoluta“. Il 3 novembre, però, negli Usa sono in programma le elezioni presidenziali e non è detto che, in caso di vittoria del favorito Joe Biden, le priorità rimangano invariate.
NASA: il programma Artemis
“Questa volta, quando andremo sulla Luna, ci torniamo con tutta l’America“. Queste le dichiarazioni di Jim Bridenstine, durante la presentazione, nel mese di dicembre 2019, della versione definitiva dello Space Launch System, protagonista del Piano Artemis, con il quale la NASA ha intenzione di far tornare l’uomo sulla Luna nel 2024.
“Con oltre 1.100 grandi e piccole imprese dislocate in 44 stati che hanno contribuito alla progettazione e al montaggio, il razzo SLS consentirà all’America di raggiungere l’obiettivo del programma Artemis di far sbarcare la prima donna e il prossimo uomo sulla Luna entro il 2024“, ha confermato Bridenstine. Caratterizzato da quattro potenti motori RS-25 e da una serie di sistemi ingegneristici altamente avanzati, il razzo è pronto ad eccellere anche in fatto di potenza, visto che è stato progettato per raggiungere una velocità di 28.400 k/h, prima di separarsi dalla capsula Orion.
Anche il nostro Paese avrà un ruolo nella missione Artemis. L’Italia contribuirà a realizzare il primo modulo della futura stazione spaziale Lunar Orbital Platform-Gateway.
La NASA fa sapere che avvierà una prima missione, chiamata Artemis, nel 2021 senza astronauti. Nei programmi, invece, è previsto che la seconda missione, chiamata Artemis II, possa partire con l’equipaggio a bordo nel 2023. “Nel 2024, Artemis III rappresenterà il ritorno dell’umanità sulla superficie della Luna, facendo atterrare i primi astronauti presso il Polo Sud lunare. Dopo il lancio, gli astronauti viaggeranno per circa 240.000 miglia fino all’orbita lunare a bordo di Orion, a quel punto saliranno direttamente a bordo di uno dei nuovi sistemi di atterraggio umani commerciali o attraccheranno al Gateaway, per ispezionarlo e raccogliere rifornimenti prima di imbarcarsi sul sistema deputato alla spedizione in superficie“, fa sapere la Nasa.
E ancora: “Indossando moderne tute spaziali, che consentono una maggiore flessibilità e movimento rispetto a quelle dei loro predecessori della Missione Apollo, gli astronauti raccoglieranno campioni e condurranno una serie di esperimenti scientifici nel corso di quasi sette giorni”.
Una grande sfida da affrontare
Come riportato sul sito della NASA, “Da quando la Nasa ha accettato una sfida tanto audace per accelerare i suoi piani di esplorazione sostenibile entro la fine del decennio, l’agenzia ha continuato a lavorare, con l’obiettivo di inviare l’uomo sulla Luna, per la prima volta dall’ultima missione Apollo del 1972“. Jim Bridenstine, numero uno dell’Agenzia Spaziale Americana, durante un briefing telefonico con i giornalisti proprio sul nuovo programma Artemis ha dichiarato: “Negli ultimi mesi abbiamo consolidato i nostri piani di esplorazione, abbiamo continuato a perfezionare il nostro budget e i piani della missione. Torneremo sulla Luna per scoperte scientifiche e per ispirare una nuova generazione di esploratori“.