La scoperta ha dell’incredibile in quanto si tratta di un pianeta simile alla nostra Terra. Potenzialmente abitabile visto che si trova nella costellazione ed alla giusta distanza dal suo Sole.
E’ stato grazie al Transiting Exoplanet Survey Satellite (TESS), un telescopio spaziale lanciato nel 2018 che l’Agenzia spaziale statunitense ha potuto intercettare il “nuovo” pianeta.
Il corpo celeste è stato ribattezzato GJ 357d. Si tratta di una vera e propria super Terra in quanto più grande del nostro pianeta di almeno il 70%.
Sei volte la massa della Terra dunque e distante 31 anni luce da noi. Ruota intorno alla sua stella ogni 55,7 giorni e si separa dalla stessa ad una distanza che è circa un quinto di quella che separa il nostro pianeta dal Sole.
La nuova terra è considerata potenzialmente abitabile. Questo perché sorge in una regione speciale dove la vita è possibile. In teoria, infatti, è possibile per un pianeta in quella parte dello spazio mantenere acqua liquida sulla superficie.
Per i ricercatori, così come si apprende dalle pagine dell’Astronomy & Astrophysics, si tratta di una scoperta entusiasmante e potenzialmente rivoluzionaria.
Si tratterebbe, infatti, di un pianeta “vicino” al nostro che non solo potrebbe ospitare la vita ma sarebbe potenzialmente e decisamente abitabile.
Come nel più classico film di fantascienza degli anni ottanta, infatti, potremmo essere dinanzi ad un pianeta popolato da esseri viventi o che, addirittura, potrebbe ospitarci in un futuro.
La scoperta è stata realizzata da un gruppo di ricerca internazionale guidato da Charles Cadieux, studente di dottorato dell’università di Montréal, in Canada.
Una volta individuato il corpo celeste grazie al telescopio Tess è stato proprio mediante l’ausilio di un nuovo potentissimo strumento presente proprio in Canada approfondirne le caratteristiche.
Il Pianeta analizzato nel dettaglio mostra interessanti caratteristiche: ci sarebbe, ad esempio, la possibilità della presenza di un oceano molto profondo. Acqua allo stato liquido, quindi, che lo ricoprirebbe quasi interamente.
Dai dati emersi al vaglio degli scienziati, infatti, pur risultando la presenza di un nucleo solido l’acqua presente sul pianeta rappresenterebbe ben il 20% della sua massa. Se paragoniamo questo dato con la nostra Terra vediamo come questo sia uguale all’1% da qui l’ipotesi che il GJ 357d sarebbe totalmente ricoperto di acqua.
Ovviamente pur senza nascondere l’entusiasmo i ricercatori sottolineano che occorrono ulteriori approfondimenti ed analisi per stabilire cosa ci sia davvero su quel pianeta.
Intanto la Nasa ha individuato altri due esopianeti denominati in questo caso: Gj 257b e Gj 257c. Per quanto riguarda questi due pianeti, però, seppur vengono definiti interessanti le speranze di vita sono nulle. Si trovano troppo vicini alla loro stella e questo rende la vita impossibile. Le temperature presenti sulla superficie dovrebbero, proprio per queste ragioni, aggirarsi intorno ai 126 °C.
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