Si avvicina il primo Natale all’epoca del Coronavirus e gli interrogativi su come potremo trascorrere le feste si moltiplicano. Sarà possibile riunirci con amici e parenti per il cenone della vigilia? Potremo come ogni anno procedere allo shopping natalizio per regali e addobbi? Quest’anno il Natale potrebbe iniziare il 3 dicembre, quando scadrà l’ultimo Decreto del presidente del Consiglio (Dpcm) e saranno fissate le nuove disposizioni anti-virus valide anche per il periodo delle feste. Dal governo e e dai comiti scientifici, l’invito è a un “Natale responsabile e rigoroso“, nelle rispetto delle misure anti-contagio.
Se i numeri saranno incoraggianti nelle prossime settimane, è probabile che si spinga per un allentamento delle misure, non solo per preservare la condivisione del Natale con gli affetti più cari, ma anche per il peso degli interessi economici e commerciali in giorni propizi al consumo, come quelli a cavallo del 25 novembre. Lo shopping per gli acquisti di Natale sarà sicuramente contingentato, come già accade nelle grandi città delle zone gialle a rischio moderato.
Per il cenone in casa arriveranno con ogni probabilità diverse raccomandazioni, ma per il momento possiamo escludere l’ipotesi di divieti virtualmente inapplicabili. E’ plausibile che non si potrà stare più di sei a tavola, quindi cene e pranzi solo con conviventi e parenti di primo grado. Secondo alcune indiscrezioni, potrebbe essere portato a sei anche il numero di commensali nei ristoranti delle zone gialle.
In merito agli spostamenti, interdetti nelle zone rosse e limitati in quelle arancioni, anche tra regioni sarà sempre consentito il ritorno alla residenza o al domicilio. Ad ogni modo, non si prevede un esodo da nord a sud paragonabile a quello di marzo scorso. Questo anche grazie al massiccio ricorso alla modalità telematica, sia per quanto riguarda lo smart working sia per le lezioni universitarie a distanza.
Infine il coprifuoco, fissato alle 22 in tutta Italia, potrebbe essere spostato alle 23 o a mezzanotte la sera del 24 dicembre. Magari leggermente in avanti a Capodanno per poter brindare in compagnia, anche se al momento è ancora difficile da prevedere.
“Il Natale? Capisco che le Feste siano un momento importante, per tutti gli italiani. E vedo che molti, anche nel governo, si esercitano sul tema. Ma diciamolo con chiarezza – ha detto il ministro della Salute Speranza in un colloquio con La Stampa – : a Natale mancano quaranta giorni, che sul piano epidemiologico sono un tempo molto lungo“. Per il ministro Speranza è ancora presto per parlare del Natale: “È su come saranno andati, lunedì prossimo, la curva dei contagi, le terapie intensive, l’indice Rt, le altre aree mediche al di fuori del Covid che ci giochiamo tutto, non sul cenone del 24 dicembre, con o senza i nonni o i parenti di primo grado. Questa, per me, è davvero una discussione lunare“, conclude Speranza.
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