Natalità, Francesco Lollobrigida da Roma insiste ancora sull’etnia. Secondo il ministro dell’Agricoltura bisogna garantire la “nostra identità”.
Lo scorso aprile, Francesco Lollobrigida aveva scatenato le polemiche per i suoi discorsi sulla natalità, quando sulla crisi del calo demografico in Italia aveva parlato di “sostituzione etnica”. All’evento di Roma Stati generali sulla natalità, in programma fino a domani, il ministro dell’agricoltura mette le mani avanti: “Non esistono razze, ma le etnie si. Bisogna salvaguardare la nostra identità e cultura”.
All’evento di Roma, Stati generali della natalità, oltre a Giorgia Meloni e Papa Francesco, hanno partecipato tanti esponenti del governo. Giorgetti è intervenuto tramite un videomessaggio, in cui si è focalizzato sull’impatto negativo che la denatalità potrebbe avere sull’economia. Matteo Salvini invece, propone il modello delle detrazioni fiscali per le famiglie, con 10mila euro a figlio per incentivare le nascite. Ancora, Elly Schlein avevo fatto il punto sulla precarietà dell’occupazione femminile, e di tale instabilità come una delle conseguenze del calo demografico e della denatalità.
Il ministro dell’Agricoltura e della Sovranità alimentare invece ha posto l’accento su altri temi. Ricorrenti, visto l’intervento arrivato lo scorso 18 aprile. Francesco Lollobrigida, che aveva già alzato un polverone con le sue dichiarazioni sulla “sostituzione etnica”, ritorna sul senso di appartenenza della nazionale e dei cittadini.
Il ministro-cognato di Giorgia Meloni infatti, mette prima le mani avanti per evitare equivoci dicendo all’evento tenutosi a Roma che “Non ci sono razze italiane, quello è un falso problema”. L’intervento continua: “Esistono però le etnie, e quelle vanno tutelate. Io ne vado orgoglioso“. Insomma, un discorso simile a quello che aveva fatto indignare le opposizioni meno di un mese fa, e che sposta l’attenzione su un argomento pressoché irrilevante considerati i pericoli che il Paese corre soprattutto dal punto di vista economico.
I dati analizzati durante gli Stati generali sulla natalità infatti sono preoccupanti. Servono 500 mila persone in Italia per colmare il gap delle morti negli ultimi anni, e delle nascite (con un rapporto di 700mila morti e 300mila nuovi nascituri circa in un anno).
Lollobrigida però insiste. Lo fa citando addirittura l’enciclopedia, e parlando di italianità, di raggruppamento linguistico-culturale, che “bisogna tutelare”. Il problema dunque secondo il ministro sarebbe quello di poter garantire una “prosecuzione della nostra identità culturale, della quale io sono orgoglioso così come sono orgogliosi tutti i popoli”.
Durante un recente intervento, lo scorso 18 aprile, Francesco Lollobrigida aveva detto di non volersi arrendere alla “sostituzione etnica“, trattando il tema come vero problema della denatalità italiana.
Dichiarazioni che avevano suscitato le aspre risposte dell’opposizione, soprattutto da parte di Elly Schlein, la quale le aveva dipinte come “disgustose e inaccettabili”. Parole, a detta della segretaria del Pd, che avevano avuto l sapore del “suprematismo bianco”.
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