Nathaly Caldonazzo è mamma di una giovane 14enne fan di Sfera Ebbasta, l’attrice non è molto felice che la figlia ascolti questo genere di musica. La Caldonazzo aveva già manifestato il suo dissenso nei confronti del cantante su Instagram e non ha certo cambiato idea.
Intervistata da Leggo, Nathaly Caldonazzo parla del suo impegno teatrale nella commedia Baciami James al teatro Ghione dal 15 al 20 gennaio ma anche di due argomenti molto delicati come la violenza sulle donne e la sua presa di posizione contro la musica di Sfera Ebbasta, ma non è solo contro il cantante che la showgirl si scaglia, la Caldonazzo non apprezza neanche il seguito che hanno su Instagram tra gli adolescenti: Fedez e Chiara Ferragni.
Nathaly Caldonazzo contro Sfera Ebbasta
Tempo fa la showgirl aveva postato su Instagram una foto di Sfera Ebbasta con con la didascalia: ‘Esempio deleterio’. La Caldonazzo ha spiegato il perché di questa presa di posizione: ‘Quando vedo mia figlia di 14 anni in camera, a sentire queste canzoni che parlano di droga, escort e soldi facili, da madre mi verrebbe di censurare […] è musica deprimente, per i nostri figli servono impegno e serietà’.
L’attrice ammette che oltre al cantante non ama che i giovani seguano altre star del panorama social e musicale, ovvero i Ferragnez. ‘Non sono d’accordo neanche con Fedez e Chiara Ferragni, con la loro ossessione verso gli abiti firmati: è come dire a un ragazzo se non puoi comprarli non vali nulla’, ha svelato la Caldonazzo.
La showgirl dunque vede nella fashion blogger e nel marito un pessimo esempio per i giovani così come reputa diseducativa la musica e in particolare i testi di Sfera Ebbasta.
Nathaly Caldonazzo: ‘Le donne vittime di violenza devono avere il coraggio di denunciare’
L’ex concorrente dell’Isola dei Famosi, sempre su Instagram, lo scorso novembre si è abbandonata a un duro sfogo sulla giornata contro la violenza sulle donne raccontando anche di essere perseguitata da 14 anni da un uomo che la massacra verbalmente. In un’intervista rilasciata a I Lunatici aveva confessato di vedere dell’ipocrisia un po’ in tutte le giornate mondiali, come ad esempio quella che si celebra ogni 25 novembre.
‘La giustizia è troppo lenta, ma le donne vittime di violenza devono avere il coraggio di denunciare sempre. Parlando con mia figlia, il fatto positivo è che tra i giovani c’è molta attenzione su questo tema’, ha spiegato la Caldonazzo.