Emergono dettagli terribili in merito al naufragio dei migranti a Crotone, ad esempio il coinvolgimento di crudeli scafisti.
Questi hanno guidato circa 200 persone in un viaggio disperato chiedendo 8.000 euro a testa. Solo 80 di questi sono salvi, gli altri sono stati trovati morti sulla spiaggia o in mare, molti sono dispersi e probabilmente verranno restituiti dalle acque nelle prossime ore.
Naufragio di migranti a Crotone
Ieri mattina un’imbarcazione di legno è naufragata a largo delle coste calabresi, precisamente nella frazione Steccato di Cutro, a Crotone. Il natante è andato completamente distrutto perché la forza del mare lo ha fatto schiantare sugli scogli, restituendo a terra più di 60 cadaveri, molti dei quali sono bambini.
Una tragedia umanitaria rilevante per la quale hanno mostrato sdegno tutte le personalità politiche e il governatore della regione Calabria, puntando il dito non tanto su queste povere persone che cercano condizioni di vita migliori, quanto su quelle senza scrupolo che lucrano su di loro.
La Procura sta indagando e fra i sopravvissuti ci sono 3 scafisti che ora sono stati fermati e dovranno rispondere di accuse molto pesanti.
Tanti hanno accusato il decreto sulle Ong di essere il responsabile di tutto ciò poiché le condizioni complicate per l’ingresso in Italia spingerebbero i migranti a cercare vie alternative.
A terra c’erano tanti soccorritori e volontari per assistere i sopravvissuti e ora si pensa per loro anche a un aiuto psicologico poiché molti sono scossi perché hanno perso familiari e bambini, quindi sono molto provati non solo fisicamente.
Altro aspetto terribile della vicenda è la richiesta di denaro perché gli scafisti ci sono e c’è la loro mano dietro a questo naufragio.
Fermati gli scafisti
Sono stati fermati dalle autorità 3 scafisti che avrebbero guidato queste persone, provenienti da Siria, Iran, Iraq, Afghanistan e Pakistan, con un natante di fortuna malmesso e che di certo non era idoneo al trasporto di un numero così alto di persone e per una tratta così lunga.
Infatti in balia delle onde, questo si è schiantato sugli scogli. Secondo una prima ricostruzione, l’imbarcazione era partita giovedì mattina ma poi all’altezza di una secca di è spezzata in due.
Intanto la Procura di Crotone sta indagando e ha aperto un’inchiesta con l’ipotesi di omicidio, favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e disastro colposo. Collaborano gli uomini della Guardia di Finanza e i Carabinieri che poi appunto hanno preso in custodia i tre trafficanti, ovvero un turco e due pachistani, uno dei quali minorenni.
Sembra che questi abbiano chiesto ai migranti 8.000 euro a testa, che per alcuni corrispondevano ai risparmi di una vita.
Molte delle vittime sono minorenni, per loro e per tutte le altre ci sarà la camera ardente al palasport di Crotone, gli altri sono in diverse strutture sanitarie.
Gli inquirenti intanto ascoltano coloro che hanno la forza di parlare per ricostruire il viaggio e i soccorsi, ma anche la stranezza della mancanza di una richiesta di soccorso come da prassi.