Continuano i dibattiti e le indignazione riguardo al tragico naufragio di Crotone. Oggi il presidente Mattarella è giunto alla camera ardente, per rendere omaggio alle vittime. Inoltre si inizia a discutere di chi sia effettivamente la responsabilità di ciò che è accaduto.
A quanto pare, la tragedia è stata causata da gravi errori nella gestione dei soccorsi, caratterizzati da enormi lacune. In particolare, la causa principale di ciò che è accaduto è riconducibile a una “giungla di competenze” e alla totale assenza di un SOS.
Le accuse per identificare il responsabile del naufragio di Crotone
La tragedia che si è consumata durante la notte tra sabato 25 e domenica 26 febbraio, e che ha visto la morte di 66 persone, tra cui 14 bambini, non è stata un incidente.
Il naufragio di Crotone, dunque, poteva essere evitato. A tal proposito nelle ultime ore si sta cercando di attribuire effettivamente la responsabilità. Secondo le prime ricostruzioni, le principali cause sono la “giungla di competenze” tra le istituzioni italiane e la totale mancanza di un SOS adeguato.
Il fulcro del problema si trova nel periodo di tempo compreso tra le 23 di sabato sera, quando un velivolo Frontex avvista l’imbarcazione, fino alle 4 della mattina seguente, quando il barcone si è schiantato contro gli scogli.
In primo luogo ci si domanda come mai nel momento in cui il caicco è stato avvistato, le istituzioni responsabili non hanno attivato le operazioni Sar e dunque il salvataggio delle persone presenti a bodo.
A tal proposito il ministro Piantedosi si è giustificato affermando che la Frontex, all’interno della mail inviata di seguito all’avvistamento, non ha fornito una chiara descrizione della situazione.
Piantedosi infatti afferma che non solo non vi era specificato quante persone fossero presenti a bordo. Ma inoltre la Frontex parlava di “buona galleggiabilità.
“Poi c’è stato un peggioramento delle condizioni meteo”.
Ha concluso il ministro in occasione della Commissione Affari istituzionali della Camera.
La replica Frontex e l’omaggio di Mattarella alle vittime
A questo la Frontex replica affermando che il naufragio non poteva essere previsto sulla base delle informazioni pervenute.
“Non erano arrivate segnalazioni telefoniche né da bordo né dai familiari”.
Ha spiegato la Frontex, aggiungendo che la nave in questione non aveva fornito alcuna informazione neanche alle organizzazioni di guardia costiera degli altri paesi che ha attraversato.
Dunque il mancato evento Sar non è stato realmente spiegato. Questo perché si sta assistendo unicamente ad una serie di accuse tra enti e istituzioni territoriali, le quali disputano a chi spettasse la competenza di agire quella tragica notte.
Riguardo l’assenza di SOS, a quanto pare gli scafisti disponevano di un disturbatore di frequenza a bordo, per non essere intercettati.
In ogni caso oggi il presidente Mattarella si è recato oggi a Crotone, alla camera ardente, per rendere omaggio a tutte le vittime della tragedia.
Dunque è chiaro che ciò che è accaduto non è stato un incidente e poteva essere evitato. Per questo bisogna indignarsi dinanzi ad eventi del genere. Un governo democratico e favorevole alla tutela dei diritti umani come l’Italia, non può permettere che questi eventi si verifichino, lavandosene le mani.