In relazione al tragico naufragio di Crotone avvenuto lo scorso 25 febbraio, si è sentito più volte nominare Frontex, in relazione ad un certo grado di responsabilità. Frontex è l’Agenzia europea delle frontiere.
Abbiamo assistito in particolare ad una serie di botta e risposta tra l’Agenzia europea delle frontiere e il governo italiano, in merito alle responsabilità di ciò che è accaduto.
Il governo ha infatti affermato che Frontex, nel segnalare il barcone, non ha avvertito dell’elevato grado di pericolo. Allo stesso tempo l’agenzia risponde che è competenza delle autorità nazionali classificare un evento come “ricerca e soccorso”.
Frontex è l‘Agenzia europea delle frontiere, la cui sede è in Polonia, precisamente a Varsavia.
Da circa cinque anni, la Frontex è impegnata in un’operazione congiunta con l’Italia; denominata “Themis”. Si tratta di una law enforcement, caratterizzata dal contrasto dei traffici illegali.
Dunque Frontex si occupa di affiancare le autorità competenti nel controllo e nella vigilanza dei confini e nelle operazioni di ricerca e salvataggio all’interno del Mediterraneo Centrale.
Tutte le operazioni della missione Themis, e i mezzi impiegati, vengono gestite da ministero dell’interno italiano. Inoltre il coordinamento di tutti gli elementi che caratterizzano la missione, proviene da un Centro di coordinamento internazionale, l’Icc, il quale opera nella sede del Comando aeronavale della Guardia di Finanza all’aeroporto di Pratica di Mare, in provincia di Roma.
Lo scorso anno Frontex, attraverso le sue operazioni di controllo e monitoraggio, ha salvato circa 24mila persone nel Mediterraneo. I flussi migratori coinvolti provenivano principalmente da paesi come Tunisia, Libia, Egitto, Albania e Algeria.
Nella pratica, le operazioni Frontex si svolgono con l’avvistamento da parte degli aerei dell’agenzia. A quel punto parte immediatamente l’avviso all’Icc, che sulla base di comandi del Centro di coordinamento nazionale (Ncc), ossia una cabina di regia istituita dal Viminale e composta da membri di tutte le forze dell’ordine del nostro paese. Si dovrebbero poi definire le modalità d’azione.
In relazione al naufragio di Crotone, dunque, abbiamo più volte sentito nominare Frontex. Soprattutto a causa della disputa con il governo italiano, in particolare con il ministro dell’Interno Piantedosi.
A quanto pare infatti Piantedosi ha affermato che Frontex aveva sì segnalato la presenza del barcone, ma senza specificare il grado di pericolo connesso alla situazione. Per questo motivo, le istituzioni nazionali competenti non avrebbero capito la situazione.
Al contrario Frontex ribatte che spetta sempre alle istituzioni competenti stabilire se un determinato evento possa essere classificato come “ricerca e soccorso”.
Dunque la vicenda del naufragio, in cui troppe persone hanno perso la vita, è purtroppo ancora caratterizzata da effimere dispute sull’attribuzione di competenze. Per questo giungere ad una soluzione sarà ancora più difficile.
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