Una situazione che ha del surreale seguita poi dalla denuncia dell’avvocato in cui si afferma che Lashawn Thompson era stato arrestato tre mesi prima a causa di una scazzottata.
I familiari sono venuti al corrente della sua detenzione solo nel momento in cui sono stati avvisati della morte del ragazzo.
Ancora oggi, nonostante ci troviamo nel 2023, ci sono luoghi in cui capita di morire proprio come accadeva nel Medioevo, mangiati vivi dalle cimici all’interno di una cella buia e sporca. Questo è ciò che è accaduto ad Atalanta, molto più precisamente in Georgia, luogo in cui Lashawn Thompson, un ragazzo afroamericano di 35 anni era stato imprigionato a seguito di una scazzottata. Il ragazzo, dopo tre mesi di carcere, è stato trovato privo di vita.
L’avvocato della famiglia afferma che le cause della morte siano da attribuire alla presenza di cimici le quali lo hanno divorato vivo. Quello che in teoria doveva essere un letto altro non era che una lastra piena di ruggine e sporcizia intorno al quale erano presenti molti rifiuti. Le condizioni della gabbia erano talmente rivoltanti al punto che la guardia carceraria, prima di mettere piede al suo interno, è stato costretto ad indossare una tuba di protezione proprio come quelle che si adoperano all’interno delle centrali nucleari così che potesse evitare di essere contaminato. Sopra il pavimento erano presenti dei cucchiai di plastica insieme a dei pezzi di carte e a due pantofole sporchissime. Quella che doveva essere una sedia altro non era che una seduta rotonda in metallo coperta di uno strato di sporco.
Il detenuto era stato inserito all’interno dell’Unità psichiatrica del carcere presente nella contea di Fulton dopo che gli erano stati riconosciuti dei problemi mentali. Ma nel momento in cui era finito in manette, Thompson risultava essere in ottima salute fisica. Però, trascorsi tre mesi, la situazione si è letteralmente capovolta al punto che il ragazzo è stato trovato privo di vita e circondato da sporcizia.
Questa è una storia che è accaduta durante il mese di settembre del 2022 anche se soltanto adesso se ne parla dopo che alcuni giornali americani, tra cui anche il Washington Post, ha preso la decisione di denunciare le condizioni disumane che si trovano a vivere alcuni carceri.
A questo riguardo, il legale della famiglia di Lashawn Thompson, Michael Harper, ha commentato la situazione affermando: “In pratica lo hanno messo lì per farlo morire, ed è proprio ciò che è successo. Avevano in programma di portarlo in un’unità medica per metterlo sotto osservazione, ma non lo hanno mai fatto. E lo hanno trovato morto, divorato da queste cimici”.
La famiglia del detenuto morto, che attualmente vive in Alabama, non era al corrente del fatto che Thompson era finito in manette. Soltanto nel momento in cui le autorità hanno preso il telefono per comunicare alla famiglia la morte del ragazzo, sono venuti a corrente di quanto stesse accadendo. La famiglia così ha iniziato a ricevere poche e incomplete informazioni.
Ed è per questo motivo che adesso i familiari di Thompson chiedono giustizia. L’avvocato Harper ha deciso di muoversi attraverso la pubblicazione di un comunicato in cui non mancano gli scatti di Thomson insieme al luogo in cui è stato chiuso per essere poi trovato morto. Nemmeno attraverso l’autopsia si è stati in grado di scoprire la causa delle morte, un documento in cui non si parla di infarto ma semplicemente di morte naturale anche se nel report si fa riferimento alla presenza di un “letto infestato dalle cimici” e da numerosi altri insetti.
Il corpo del 35enne al ritrovamento risultava essere del tutto devastato. Sono state scattate anche delle foto in cui Thompson ormai privo di vita, aveva il corpo pieno di ferite, le stesse che compaiono sul corpo dopo che si viene colpiti da un morbillo devastante. Gli scatti sono talmente tanto crudi al punto che alcuni media hanno preso la decisione di non pubblicare tali immagini. Nonostante ciò, negli Stati Uniti molti sono coloro che hanno hanno cercato di documentarsi il più possibile sulla vicenda prendendo anche visione di tali foto.
Attualmente la famiglia sta collaborando con i medici così che possano scoprire le cause della morte di Thompson. Il fratello del ragazzo, Brad McCrae ha affermato al Washington Post che la famiglia è sconvolta dalle condizioni descritte nel rapporto e dalle foto in cui si mostra il corpo di Thompson coperto da ferite.
“È straziante. Le immagini sono davvero orribili, sono difficili da guardare.” Queste le parole di McCrae ancora incredulo di quanto accaduto.
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