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Negramaro, Sei Tu La Mia Città: testo del nuovo singolo che anticipa l’album del 2015

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Regalo a sorpresa per i fan dei Negramaro: Sei Tu La Mia Città è il nuovo singolo della band salentina capitanata da Giuliano Sangiorgi che anticipa il prossimo album in uscita dopo l’estate. Insomma, dopo Fabri Fibra con l’album Squallor prosegue la nuova moda di pubblicare novità discografiche senza fare nessun annuncio, alla maniera delle grandi star internazionali come in passato i Radiohead e più recentemente Beyoncé. Si era capito, comunque, che qualcosa bolliva in pentola dopo che alle 21 di ieri sera sulla pagina Facebook dei Negramaro era apparso il messaggio ‘C’è una musica nuova nell’aria stasera‘, seguito poco dopo da un altro post con la foto del gruppo correlata dalla frase ‘Eccoci! Ci vediamo qui più tardi‘. E infatti a mezzanotte in punto è stato finalmente svelato il nuovo singolo mediante una versione acustica del brano.

Come recita il comunicato stampa di presentazione, il brano Sei Tu La Mia Città è una corsa rock e veloce tra le vie di una metropoli che si antropomorfizza (La strada si aggroviglia nei tuoi capelli / i lampioni che esplodono come fanali nei tuoi occhi / hai il cuore che sa di asfalto e di preghiere), dove i ricordi prendono forma come in un’esperienza onirica (le case che aprono le gambe agli sconosciuti / le chiese sono bocche di donne coi fucili appesi / le fabbriche sono vecchi indiani che fanno segni / il fumo porta via con sé gli ultimi giorni / nascondimi dagli altri / son troppo comodi i tuoi denti/e sputami poi fuori).

La canzone, scritta ovviamente da Giuliano Sangiorgi, nasce da una lunga esperienza internazionale che ha portato i Negramaro a viaggiare e registrare tra New York, Nashville, Londra, Madrid e la loro terra d’origine, la Puglia, inesauribile fonte d’ispirazione. E i primi riscontri per Sei Tu La Mia Città sono decisamente trionfali: a poche ore dalla sua pubblicazione il singolo è già al primo posto della classifica Top Brani di Itunes Italia!

Dopo il singolo arriverà poi dal prossimo autunno il nuovo album dei Negramaro, il sesto della loro discografia dopo l’omonimo disco d’esordio del 2003, 000577 del 2004, Mentre Tutto Scorre del 2005, La Finestra del 2007 e Casa 69 del 2010. Sono quindi ben cinque anni che Sangiorgi & Co. non pubblicano un album di soli inediti, ma nel frattempo i loro fan si sono comunque ampiamente consolati con la super raccolta Una Storia Semplice, che conteneva sei brani inediti tra cui le super hit Ti è mai successo?, Sole e Sei.

Negramaro, Sei Tu La Mia Città: testo della canzone

La strada si aggroviglia nei tuoi capelli
i lampioni che esplodono come fanali nei tuoi occhi
hai il cuore che sa di asfalto e di preghiere
e le macchine che attraversano senza più guardare
e sciogliti i capelli nel fango solo se ci riesci
allacciami i tuoi dubbi, alle scarpe se poi tu non mi credi
se non mi credi

Il cielo lo reggono ancora i miei difetti
le mani si incastrano e formano grattacieli
le scuse attaccale bene così non cadi
le unghia affilate resistono tagliando i vetri
e asciugami i pensieri, col fiato degli ultimi alberi
accendimi di notte, le insegne dei più bei ricordi
concedimi la pace e i treni senza più rimorchi
e puntami negli occhi, come un tram a fari spenti
investimi di luce, se non mi vedi ancora in piedi

Sei tu la mia città
se tu la mia città
che mi spaventa quando è sera
e mi addormenta la mattina
mi ricorda di esser tanti
uno solo in mezzo a tanti
quando hai voglia di sentire
addosso il brivido degli altri
perché tu sei la mia città
sei tu la mia città

Le case che aprono le gambe agli sconosciuti
e le chiese sono bocche di donna coi fucili appesi
le fabbriche sono vecchi indiani che fanno segni
il fumo porta via con se gli ultimi avanzi
nascondimi dagli altri, son troppo comodi i tuoi denti
e sputami poi fuori, quando stenderai i tuoi panni
e lavami nel fiume, se vorrai ancora indossarmi
e imboccami le maniche, quando pioverà dei muri
e soffiami sul mondo, come quasi fossi vento

Sei tu la mia città
sei tu la mia città
che mi spaventa quando è sera
e mi addormenta la mattina
mi ricorda di esser tanti
uno solo in mezzo a tanti
quando hai voglia di sentire
addosso il brivido degli altri
perché tu sei la mia città
sei tu la mia città
che si colora quando è sera
mentre i vicoli sono neri
e ti ricordi solo allora
della tua vera natura
e hai bisogno un pò di me
per sentirti meno sola
per sentirti una città
che resta sempre ancora accesa

Sei tu la mia città
sei tu la mia città
che mi spaventa quando è sera
e mi addormenta la mattina
mi ricorda di esser tanti
uno solo in mezzo a tanti
quando hai voglia di sentire
addosso il brivido degli altri
perché tu sei la città
sei sempre e solo la città
che si colora quand’è sera
mentre i vicoli sono neri
e ti ricordi solo allora
della tua vera natura
ed hai bisogno un pò di me
per sentirti meno sola
per sentirti una città
che resta sempre ancora accesa
sei tu la mia città
sei tu la mia città
sei tu la mia città.

Raffaele Dambra

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