L’Istat ha fatto una stima ben precisa riguardo al Pil.
Sembra che nel terzo trimestre del 2022 ci sia stato una diminuzione dello 0,1%.
Il prodotto interno lordo, espresso in valori facendo riferimento al 2015, sembra aver raggiunto lo 0,1% con una diminuzione.
In termini tendenziali, facendo riferimento al periodo precedente, invece abbiamo avuto modo di vedere una crescita dell’1,7%.
Questi dati sono emersi dalla stima flash comunicata dall’istituto di statistica, facendo sempre riferimento a tutto il quadrimestre.
Rispetto al 2021, il prodotto interno lordo nel 2022 è aumentato di 3,9% . Nel 2023, invece, c’è stata una variazione pari +0,4%.
L’Istat ha voluto spiegare che nel quarto trimestre si è registrato un calo congiunturale a causa della diminuzione arrivata in diversi settori, quali quello dell’agricoltura, silvicoltura e pesca e anche nel settore industriale.
Al contrario, i servizi hanno registrato una crescita. In considerazione di questo, vi è sia una risposta positiva da parte dell’estero, mentre il contributo è negativo da parte dell’Italia stessa.
Nonostante ci sia stata una diminuzione, il 2022 è stato chiuso comunque in crescita, con +3,9%.
L’Istat spiega che la nostra economia “continua, a ritmi meno sostenuti rispetto ai trimestri precedenti, il suo sviluppo”.
Bisogna però sottolineare che in tutta questa situazione c’è anche un po’ di positività.
A far ben sperare è il dato registrato dal governo, il quale ha indicato attraverso la Nadef che lo scorso anno si è avuto una crescita del 3,7%.
Quest’ultimo dato corrisponde perfettamente a quanto annunciato la scorsa notte da parte del Fondo Monetario Internazionale.
Difatti, all’interno dell’aggiornamento del World Economic Outlook, è stato sottolineato che per il 2022 il PIL ha avuto una crescita del 3,9%.
Questo fa sì che le previsioni per l’anno corrente possono essere positive, dato che le ipotesi siano quelle di una crescita dello 0,6%.
“L’Italia nel 2022 ha un PIL pro capite stimato di 51.062 dollari a parità di potere di acquisto. Una contrazione del PIL del 9,0% nel 2020 è stata seguita da un’espansione del 6,6% nel 2021 e da una previsione del 3,2% nel 2022, il che significa che l’economia italiana si è ripresa ai livelli pre-pandemia.”
Parole importanti, parole che lasciano un segno di speranza e aprono la strada verso una ripresa, seppur lenta.
L’economia italiana, nonostante le tante problematiche, sta raggiungendo degli ottimi risultati.
Le aspettative sono state ancor di più sorpassate, ragion per cui sta sparendo l’aria di recessione.
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