Nella serata di ieri sono trapelate alcune informazioni contenute nella bozza presentata al Governo sul nuovo decreto legge criminalità. Nella bozza si legge la possibilità di introdurre l’avviso orale anche per i minorenni a partire dai 14 anni, divieto di utilizzo dei telefoni cellulari per chi è ritenuto responsabile di reati, divieto di utilizzare piattaforme informatiche e social.
Oggi ci sarà l’incontro al governo, e nella bozza presentata c’è anche una stretta sull’utilizzo dei siti pornografici, l’introduzione di maggiori strumenti identificativi, l’incentivo all’utilizzo del parental control e molto altro. Per il ministro Piantedosi si deve dare molto di più ai giovani a livello culturale, sociale e educativo, fornendo anche impianti sportivi.
Atteso per oggi l’incontro al Governo per discutere il decreto criminalità
È atteso per oggi l’appuntamento al Governo per discutere sul decreto criminalità, intanto nella prime ore serali sono iniziate a trapelare alcune informazioni sulla bozza che verrà presentata.
Da quanto si evince dalle prime informazioni rivelate all’interno della bozza, che verrà discussa oggi, c’è l’avviso orale anche per i soggetti minori.
Ciò vuol dire che a partire dal 14esimo anno di età, chi è ritenuto responsabile di un reato, può essere convocato dal questore anche se non ha raggiunto i 18 anni.
Se la persona interessata dall’avviso è già stato condannato, anche se la sentenza non è definitiva, per reati contro la persona, il patrimonio, armi o droga, il questore ha la facoltà di vietare l’utilizzo di piattaforme social e informatiche, così come i servizi informatici e telematici.
Volendo il questore può anche disporre il divieto di utilizzo e di possesso del telefono cellulare.
Il documento che include queste informazioni è stato presentato alla maggioranza ieri e andrà a costituire il testo del decreto legge che si impegnerà a contrastare il disagio giovanile, la criminalità minorile e la povertà educativa.
Nel decreto criminalità sono previste anche delle norme che riguardano l’utilizzo dei siti pornografici, la proposta è stata voluta dalla ministra Eugenia Roccella, e sancisse che siano applicate maggiori misure di certificazione dell’età per poter accedere a questo tipo di siti.
Inoltre ci sono delle norme che incitano e incoraggiano le famiglie all’utilizzo del parental control sui dispositivi in uso di ragazzi minorenni.
Le parole del ministro dell’Interno Matteo Piantedosi
Matteo Piantedosi, ministro dell’Interno, ha rilasciato un’intervista al Messaggero. Durante l’intervista ha voluto commentare il blitz delle forze dell’ordine che si è tenuto a Caivano.
Secondo il ministro le operazioni delle forze dell’ordine non devono essere l’unico strumento per intervenire, ma c’è bisogno di nuove opportunità soprattutto per i giovani presenti sul territorio.
Per Piantedosi si deve offrire di più a livello sociale, culturale ed educativo fornendo anche infrastrutture sportive.
Ha poi voluto commentare il fenomeno della criminalità giovanile odierna, che è cambiato rispetto a qualche anno fa. Oggi i giovani hanno accesso alle armi più facilmente e le utilizzano per motivi futili mostrando una mancanza totale di rispetto verso la vita degli altri.
Per il ministro il Governo sta lavorando per offrire una risposta non solo repressiva ma anche preventiva, ed è pronto a realizzare normi efficaci che possano anche permettere il recupero completo del minore.