Secondo uno studio di New Economics Foundation, saranno circa 30 milioni gli abitanti del Regno Unito sotto la soglia di povertà entro il 2024.
Molto probabilmente sarà difficile per queste persone, che rappresentano il 43% delle famiglie prese in esame, anche assicurarsi il cibo da mettere in tavola.
In uno studio realizzato dal think tank New Economics Foundation, molte famiglie del Regno Unito sono destinare a impoverirsi notevolmente entro i prossimi due anni. In particolare, 30 milioni di persone non potranno permettersi uno stile di vita decente e troveranno difficoltà anche nell’acquistare il cibo da mettere a tavola, nonché altre spese essenziali.
Se si raggruppano queste persone in nuclei familiari, parliamo di 12 milioni di famiglie, ovvero circa 4 su 10.
È un dato molto allarmante e addirittura in crescita rispetto alle ultime elezioni del dicembre 2019, ovvero prima che iniziasse la pandemia e dell’avvio della Brexit.
Lo studio della Nef è stato realizzato sulla base dello standard di reddito minimo per un livello di vita dignitoso e accettabile, calcolato dal Centro di ricerca di politica sociale della Loughborough University.
Difficile stabilire come mai si verifichi questa situazione anche se ovviamente gli esperti hanno una loro idea.
Sicuramente la difficile situazione internazionale data dal conflitto a cui stiamo assistendo e di conseguenza il carovita, fa la sua buona parte e sebbene il governo metta a disposizione sostegni economici per le famiglie, evidentemente non sono sufficienti.
Oltre a questo periodo di guerra in Ucraina, di certo anche prima la situazione non era delle migliori a causa della pandemia e dell’uscita del Regno Unito dall’Unione europea.
Ci sono poi problemi legati alle condizioni salariali dei lavori, che stanno causando diversi scioperi in tutto il Paese.
Dopo quello del settore della sanità pubblica, ha preso il via in queste ore anche quello del trasporto ferroviario, che durerà 4 giorni. I lavoratori chiedono aumenti di salario per contrastare il carovita.
In un Paese che ora è alle prese con il gelido inverno, si aggiunge quindi il problema della mobilità. Lo sciopero è sostenuto dal principale sindacato del comparto ferroviario, RMT, che ha diramato informazioni utili circa i treni che circoleranno.
Mick Lynch, del sindacato, si dice ottimista per quanto riguarda la possibilità di raggiungere un accordo ma il Segretario ai Trasporti, Mark Harper, ha affermato di essere deluso che l’ultima offerta sia stata respinta.
Non solo il settore ferroviario è in protesta, a farlo sono anche infermieri, impiegati logistici, agenti di sicurezza e della polizia di frontiera.
In sostanza le richieste sono sempre le medesime e come in episodi analoghi passati, l’inflazione è al centro del malcontento.
Il governo ha optato per toni moto duri contro gli scioperanti, senza esitare a mobilitare l’esercito per sostituirli in alcuni settori.
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