Il Consiglio dei Ministri ha approvato il ddl sul Made in Italy. Il testo prevede anche un fondo a sostegno delle filiere strategiche.
Si è parlato anche del liceo apposito che verrà istituito per promuovere le conoscenze e le abilità connesse all’eccellenza dei prodotti italiani e delle tradizioni del nostro Paese.
Sale da 47 a 50 il numero degli articoli nella nuova bozza del disegno di legge sul Made in Italy, di cui si è parlato nel Consiglio dei Ministri di oggi pomeriggio. Fra i provvedimenti più importanti c’è la nascita del fondo sovrano che servirà a supportare le filiere strategiche. Questo partirà con una dotazione iniziale di un miliardo di euro.
Chiaramente però l’attenzione da alcuni mesi è sulla rivoluzione più importante, cioè la nascita di un vero e proprio percorso di studi improntato sullo studio dei prodotti italiani e sulle tradizioni del nostro Paese. Il liceo Made in Italy nasce con l’ambizioso obiettivo di dare competenze storiche, giuridiche, artistiche, linguistiche, economiche e di mercato che siano utili per promuovere ogni nostro settore produttivo tenendo conto della vocazione di ogni territorio.
La disciplina del percorso di formazione partirà entro 90 giorni da quando la legge entrerà in vigore ma l’avvio del ciclo scolastico vero e proprio è previsto per l’anno 2024/2025. È facile intuire come questo cambiamento favorisca i rapporti fra scuola e imprese e quindi anche le nuove assunzioni perché verranno formati giovani in grado di lavorare grazie a un background scolastico importante. Per promuovere le relazioni fra questo nuovo liceo e le imprese che operano nel Made in Italy è stata istituita una Fondazione che si chiama “Imprese e Competenze per il Made in Italy”.
Ancora, nel ddl si parla di lotta alla contraffazione e di promozione dei prodotti italiani, tutte cose che insomma già sapevamo perché accennate in questi giorni, però c’è una novità importante. Ci sarà una commissione tecnica incaricata di effettuare indagini e approfondimenti tecnici per redigere le linee guida che identificano le lavorazioni qualitative nell’ambito dei processi di produzione della pasta.
Si tratta di uno dei prodotti eccellenti del nostro Paese, quella classica fatta di grano duro e lo scopo è quello di permettere a chi la produce di darne una corretta evidenza pubblicitaria nell’etichettatura del prodotto finito.
Il disegno di legge è stato modificato rispetto alle precedenti bozze per diventare quanto più completo possibile e sostenere un’identificazione importante del nostro territorio, specialmente nel settore enogastronomico. A parlare delle novità di oggi è stato il ministero per le imprese e il made in Italy, che in una nota ha spiegato come questo provvedimento reca disposizioni organiche per valorizzare le produzioni di eccellenza, promuovendole e facendole conoscere alle nuove generazioni.
Parliamo di cibo ma anche di bellezze artistiche e radici culturali nazionali, tutto ciò nell’ottica di elementi da preservare e trasmettere per favorire la crescita economica italiana.
“Considero il ddl strategico, specialmente per il fondo sovrano che sarà importante e verrà incrementato con le risorse che i fondi vorranno investire. diventa un canale per supportare le filiere strategiche del made in Italy”
questo il commento del ministro competente Adolfo Urso ma anche altri ministri sono entusiasti di questo progetto molto ambizioso.
Del resto il Consiglio dei Ministri di oggi è stata l’occasione per discutere di temi molto importanti e sebbene l’attenzione fosse tutta per la questione del Made in Italy, è importante sottolineare anche gli altri argomenti in agenda.
Fra questi l’esame preliminare del decreto legislativo con disposizioni integrative e correttive di precedenti decreti, come quello del Codice di comportamento dei dipendenti pubblici e il dpr sull’accesso agli impieghi della pubblica amministrazione e sulle modalità di svolgimento dei concorsi per accedervi.
C’è poi il capitolo sulle disabilità e in questo è intervenuta la ministra Alessandra Locatelli per commentare i decreti presentati recentemente, che fanno parte della legge delega per la disabilità 2022. Anche qui parliamo di lavoro, in particolare dell’inserimento dei giovani con disabilità. La Locatelli ha detto:
“a inizio mese abbiamo portato in cdm il primo decreto attuativo per riqualificare gli enti locali dal punto di vista dell’accessibilità dei servizi ma anche dei dipendenti, che devono lavorare senza barriere. abbiamo anche portato una norma che riguarda gli incentivi agli inserimenti lavorativi”.
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