Nella notte bombardamenti in Russia e Ucraina

Nuovi bombardamenti nella notte sia sul suolo russo che sul suolo ucraino. In Russia viene colpita la zona vicino alla città di Kursk e gli ucraini tentano di attraversare il confine, i tentativi sono stati respinti e sono morti 50 ucraini.

Resti di un drone a Belgorod
Resti di un drone a Belgorod – Nanopress.it

Bombardamenti anche su Kiev con un attacco massiccio che ha fatto scattare l’allarme alle prime ore del 2 giugno 2023. L’allarme antiaereo è tornato a suonare in tutta la nazione.

Bombardamenti sia in Russia che in Ucraina

Nella notte diversi droni ucraini hanno attaccato il territorio russo. La difesa aerea dell’esercito russo ha abbattuto tutti i droni vicino Kursk una città che si trova lungo il confine con l’Ucraina.

A riportare la notizia è stato Roman Starovoyt, governatore della regione, attraverso il suo canale Telegram.

La città di Kursk non è nuova ai bombardamenti ucraini, anzi dall’inizio del conflitto viene bombardata regolarmente.

Le autorità russe hanno reso noto che l’Ucraina nella giornata di ieri, 1 maggio 2023, ha tentato di invadere la regione di Belgorod, sul suolo russo, a un centinaio di chilometri a Sud, i suoi attacchi hanno causato decine di feriti.

Tutta la zona di Belgorod è teatro in questi giorni di diversi bombardamenti, e la scorsa settimana ha ricevuto un incursione da parte di uomini armati arrivati attraverso l’Ucraina.

Gli ucraini avrebbero tentato di attraversare il confine tre volte senza però riuscirsi, la Russia ha affermato di aver utilizzato artiglieria e aviazione per respingere gli attacchi in cui sono morti 50 combattenti dell’Ucraina.

Il Ministro della Difesa russo ha reso noto i dettagli di questo attacco parlando di 70 miliziani, quattro veicoli blindati, cinque carri armati, sette camioncini e un camion Kamaz.

Bombardamenti anche sta notte a Kiev, lo riporta Vitalii Klitschko, sindaco della capitale ucraina sul suo canale Telegram.

Sono più di 30 i droni che sono stati abbattuti nella notte, la notizia è apparsa sul canale Telegram di Kyiv City Military Administraton.

Lo Stato Maggiore delle forze ucraine su Facebook ha riportato la notizia che contro la capitale sono stati lanciati 15 missili da crociera e 18 droni Shahed che sono di fabbricazione iraniana.

Diverse esplosioni sono state udite anche nella città di Cherkassy, e l’allarme antiaereo è scattato su tutta la nazione ucraina.

Altri bombardamenti si sono verificati a Nikopol che si trova nella regione di Dnipropetrovsk, l’attacco è avvenuto con l’utilizzo di artiglieria pesante.

Ukrinform ha riportato le parole di Serhiy Lysak, capo dell’OVA della regione colpita diffuse sul canale Telegram, nel messaggio si legge del nuovo attacco notturno sulla città di Nikopol da parte dei russi.

Danni a Kiev
Danni a Kiev – Nanopress.it

Le altre notizie che riguardano il conflitto

Mateusz Morawiecki, primo ministro della Polonia, ha annunciato che la sua nazione si occuperà di addestrare i piloti ucraini all’uso dei caccia F-16, la notizia è stata riportata da Polskie Radio.

Lo stesso primo ministro polacco ha anche ribadito che la Polonia non offrirà agli ucraini i suoi F-16 perché elementi di difesa essenziali per la sua nazione.

Il governo dei Paesi Bassi ha programmato di acquistare decine di nuovi carri armati chiamati Leopard 1 e di destinarli all’esercito ucraino, la notizia è stata riportata da una fonte del parlamento ad una tv locale.

Secondo quanto riportato dalla fonte, che è voluta rimanere anonima, i carri armati Leopard 1 dovrebbero essere acquistati dalla Svizzera, ma non è ancora stata ricevuta una conferma sull’intenzione di quest’ultima di venderli.

Ieri infatti, la Camera Bassa della Svizzera ha scelto di respingere una proposta che prevedeva di autorizzare l’invio di armi di fabbricazione elvetica all’Ucraina.

La Svizzera, nonostante le pressioni ricevute da diverse nazioni, fino ad oggi si è sempre rifiutata di consentire ai Paesi che hanno armi di fabbricazione elvetica di inviarle all’Ucraina.

Joe Biden, presidente degli Stati Uniti, ha dichiarato che è certo che presto la Svezia entrerà a far parte della Nato anche se Ungheria e Turchia non sono molto favorevoli.

Rishi Sunak, a seguito della sua partecipazione al Summit in Moldavia, ha affermato che il posto dell’Ucraina è nella Nato ma anche affermato che prima però sia la sua nazione che tutti gli alleati occidentali si devono impegnare affinché l’offensiva dell’Ucraina abbia successo.

La Nintendo ha deciso di non rendere più disponibile il catalogo online dei suoi prodotti alla Russia.

Questa decisione arrivata in questi giorni è un altro passo per l’azienda giapponese per allontanarsi dal panorama russo, già lo scorso marzo 2022 aveva deciso di sospendere tutte le consegne in Russia.

I clienti russi potranno ancora scaricare quanto acquistato in precedenza ma non potranno più fare nuovi acquisti, creare nuovi account o effettuare nuovi pagamenti.

Come la Nintendo anche la Sony ha sospeso le sue attività russe in particolare le spedizioni di software e hardware sul territorio russo e tutte le operazioni su Play Station Store da marzo 2022.

A seguito della violazione di New Start sul nucleare da parte della Russia, gli Stati Uniti hanno preso nuove misure. È prevista la revoca dei visti per gli ispettori russi e saranno negate le richieste in corso per i nuovi ispettori.

A riportare la notizia è stata una nota diffusa dal Dipartimento di Stato americano nella quale viene anche precisato che gli americani non hanno fornito il 30 marzo il consueto aggiornamento biennale in seguito alla decisione russa di non fornire i suoi dati.

Secondo il trattato New Start lo scambio di dati tra le due nazioni deve avvenire regolarmente ogni anno due volte, nel mese di marzo e nel mese di settembre.

Il ministro degli Esteri di Israele, Eli Cohen, durante una conferenza stampa che si è tenuta a Vienna ha affermato che i suoi militari insieme a quelli ucraini stanno lavorando con la Polonia per implementare il sistema di allerta su Israele, questo permetterà di salvare molte vite in Ucraina.

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