Il ministero della Difesa di Taiwan ha riferito che un drone da combattimento cinese, che secondo i media statali può trasportare armi pesanti, è stato avvistato sorvolare l’isola. Il drone TB-001 è stato identificato tra i 19 aerei militari che sono entrati nella zona di identificazione della difesa aerea di Taiwan nell’arco di 24 ore.
Il drone ha effettuato un volo intorno all’isola completo, attraversando il Canale di Bashi che separa Taiwan dalle Filippine, quindi ha sorvolato la parte orientale dell’isola prima di tornare verso la costa cinese. L’Esercito popolare di liberazione cinese invia regolarmente aerei nella zona di identificazione della difesa aerea di Taipei, ma compiere un intero giro intorno all’isola è un evento estremamente raro.
Secondo quanto riferito dai media locali, il drone cinese ha sorvolato Taiwan, attraversando il canale Bashi che separa l’isola dalle Filippine, prima di volare verso est lungo la costa e tornare poi verso la costa cinese. Questo è uno sviluppo significativo, poiché i circuiti completi intorno a Taiwan da parte di aerei militari cinesi effettuati in questa maniera sono rari.
L’Esercito popolare cinese di liberazione (PLA) invia regolarmente aerei militari nello Stretto di Taiwan e nell’area circostante, compresa la zona di identificazione della difesa aerea delle autorità taiwanesi. (ADIZ).
Il volo di un drone da combattimento in grado di trasportare armi pesanti è motivo di preoccupazione globale, in quanto solleva la possibilità di un’aggressione militare nei confronti di Taiwan.
La popolazione di Taiwan è una democrazia autonoma dal 1949, ma la Cina rivendica l’isola come parte del suo territorio e non ha escluso l’uso della forza per la riunificazione con la terraferma. L’aumento dell’attività militare nella regione, compreso il recente volo di droni, si aggiunge alle già tese relazioni tra Pechino e Taipei e solleva preoccupazioni circa il potenziale conflitto in futuro.
I media di stato cinesi hanno descritto il drone TB-001 come lo “scorpione dalla coda doppia” e hanno mostrato immagini del drone con missili posizionati sotto le ali, sottolineando la sua capacità di svolgere missioni ad alta quota e lungo raggio.
Inoltre, l’aeronautica cinese ha effettuato missioni di “accerchiamento dell’isola” utilizzando il bombardiere H-6 con capacità nucleare. Queste missioni hanno aumentato le tensioni nella regione e sollevato preoccupazioni in merito alle intenzioni della Cina nei confronti di Taiwan.
Non è stato sparato nessun colpo durante le missioni di sorveglianza effettuate dagli aerei cinesi vicino a Taiwan, e non è stato violato lo spazio aereo dell’isola.
L’Air Defense Identification Zone (ADIZ) è un’area più ampia che il governo taiwanese monitora e pattuglia per dare alle sue forze armate il tempo di rispondere alle minacce.
Negli ultimi tre anni, la Cina ha aumentato la pressione militare su Taiwan, che è governata da un sistema democratico, nel tentativo di costringere Taipei ad accettare le sue rivendicazioni di sovranità. Tuttavia, il governo taiwanese così come la maggioranza del popolo si rifiutano di far parte della Cina e sostiene che solo il popolo dell’isola può decidere il proprio futuro.
L’esercitazione militare cinese vicino a Taiwan, che ha visto la presenza di 38 aerei da combattimento e altri aerei da guerra, rappresenta il più grande spettacolo di volo di questo tipo finora.
La manovra è stata effettuata come parte della crescente pressione militare della Cina su Taiwan, che ha visto un aumento delle missioni di sorveglianza e degli accerchiamenti dell’isola da parte delle forze cinesi.
La presenza di navi da guerra nella zona rappresenta inoltre un ulteriore aumento della pressione militare sulla regione. Questa escalation delle tensioni è stata oggetto di preoccupazione da parte della comunità internazionale, che ha chiesto alle autorità cinesi di rispettare la sovranità di Taiwan e di evitare azioni che potrebbero portare a una crisi nella regione.
La Cina che continua a cercare di esercitare la sua influenza sulla regione nonostante le interferenze esterne. Taipei ha ribadito, però, la sua determinazione a difendere la sua sovranità e integrità territoriale, e ha ricevuto il sostegno di molti paesi della comunità internazionale.
La soluzione del conflitto richiederà il dialogo diplomatico tra le parti, al fine di trovare una soluzione pacifica e duratura alla questione della sovranità dell’isola. Tuttavia, la campagna di intimidazione della Cina contro Taiwan sembra destinata a continuare, sollevando preoccupazioni per la stabilità e la pace nella regione.
L’Esercito Popolare di Liberazione Cinese ha espresso la sua protesta riguardo al recente volo di un aereo da pattuglia antisommergibile P-8A Poseidon della Marina degli Stati Uniti attraverso lo Stretto di Taiwan, che separa la Cina continentale dall’isola democratica rivendicata da Pechino.
L’Eastern Theater Command del PLA ha definito questo volo una provocazione che gli Stati Uniti hanno “apertamente pubblicizzato“.
Il esercito cinese ha fatto decollare aerei da combattimento per monitorare il volo statunitense e ha espresso la sua preoccupazione per l’aumento delle attività militari degli Stati Uniti nella regione. L’escalation delle tensioni tra Stati Uniti e Cina nella regione del Pacifico ha sollevato preoccupazioni per la stabilità e la pace nella regione.
La dichiarazione ufficiale delle autorità cinesi sul volo statunitense riporta che: “dimostrano pienamente che gli Stati Uniti sono un perturbatore della pace e della stabilità nello Stretto di Taiwan e un creatore di rischi per la sicurezza. Le truppe di teatro mantengono sempre un alto livello di allerta e difendono risolutamente la sovranità e la sicurezza nazionale così come la pace e la stabilità regionali”.
La settima flotta degli Stati Uniti ha dichiarato che il volo del P-8A Poseidon è stato completamente in linea con il diritto internazionale e che dimostra l’impegno degli Stati Uniti per un Indo-Pacifico libero e aperto.
La dichiarazione ha sottolineato che gli Usa continueranno a volare, navigare e operare ovunque il diritto internazionale lo consenta, incluso lo Stretto di Taiwan. Questo messaggio è stato fortemente criticato dalla Cina, che ha espresso la sua preoccupazione per l’aumento delle attività militari degli Stati Uniti nella regione.
Il governo di Taipei si dice pronto a difendere la sua sovranità e integrità territoriale assieme agli alleati, e ha ricevuto il sostegno di molti paesi della comunità internazionale. La soluzione del conflitto secondo molti esperti di politica sarà difficilmente risolvibile con la diplomazia in quanto la Cina si rifà agli accordi stabiliti in precedenza, che sono stati accettati dalla comunità internazionale e ritiene di essere completamente nel giusto. Non è una questione che il capo di Stato Jinping ha intenzione di discutere in quanto già ben chiara e definita a suo avviso.
Secondo funzionari militari statunitensi, il massiccio aumento delle capacità militari della Cina sta diventando sempre più preoccupante e rende più probabile il potenziale conflitto nella regione.
La Cina ha recentemente condotto esercitazioni militari per simulare il blocco dell’isola, dopo l’incontro tra la presidente di Taiwan Tsai Ing-wen e il presidente della Camera degli Stati Uniti McCarthy, avvenuto il 5 aprile in California. La Cina si oppone a qualsiasi scambio a livello ufficiale tra Taiwan e altri governi, e questi esercizi militari rappresentano un ulteriore aumento della pressione della Cina sulla regione.
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