Ci si avvicina agli esami di maturità e nelle zone alluvionate dell’Emilia Romagna, sono stati decisi alcuni cambiamenti.
Il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara ha deciso che gli studenti affronteranno il solo esame orale ma ha anche eliminato i requisiti delle prove Invalsi, facendo anche decadere il limite minimo di 200 giorni per l’anno scolastico. L’ordinanza è stata firmata oggi e racchiude i provvedimenti che hanno lo scopo di sostenere gli studenti che si apprestano ad affrontare l’Esame di Stato e sono in molti anche in questa regione.
Fra le diverse misure messe a punto per sostenere la popolazione alluvionata dell’Emilia Romagna ce ne sono anche alcune pensate per gli studenti. Non è stato facile per loro proseguire gli studi con la situazione che si è creata e ancora meno facile sarà conseguire gli Esami di Stato.
Parliamo di 3.300 studenti nel Forlivese e 2.900 nel Ravennate. I plessi scolastici che hanno avuto danni da frane e allagamenti sono 105 e coinvolgono in totale 150mila studenti. Il ministro Giuseppe Valditara aveva già fatto capire in alcuni interventi dei giorni precedenti, di voler agire per migliorare gli studi del giovane popolo emiliano e romagnolo, oggi questi provvedimenti sono stati ufficializzati con la firma dell’ordinanza con le disposizioni riguardanti la validità dell’anno scolastico.
Dopo lo stanziamento di 20 milioni di euro per assicurare la regolare conclusione dell’anno nelle zone colpite dal maltempo, ora questo impegno arriva per garantire un Esame serio ma al tempo stesso adeguato alla complessità della situazione.
La decisione più importante è quella del solo esame orale per coloro che dovranno affrontare la maturità e la prova di terza media ma Vaditara ha anche stabilito che non sono necessari i requisiti delle prove Invalsi e del limite minimo di 200 giorni per l’anno scolastico.
L’ordinanza avrà validità nelle aree alluvionate, tranne i Comuni delle Marche e della Toscana poiché questi ultimi sono stati colpiti in maniera decisamente più lieve. Gli studenti saranno ascoltati in un colloquio orale finalizzato a valutare le conoscenze che ha acquisito durante l’anno scolastico, con particolare focus sulla capacità di argomentazione, di problem solving, di riflessione, di conoscenza dell’italiano e in ambito logico-matematico. Verranno valutate anche le competenze in educazione civica e in lingue straniere.
Tutte le prove che compongono l’esame insomma verranno sostituite da un colloquio interdisciplinare che toccherà tutte le materie in programma, in modo da tracciare un profilo completo di ogni alunno sia dal punto di vista professionale, che culturale ed educativo.
La Commissione è chiamata a tenere conto delle informazioni contenute nel Curriculum dello Studente, il documento in cui sono riportate le informazioni relative al percorso di studio, comprese le certificazioni in attività extrascolastiche.
I ragazzi porteranno una relazione o un lavoro multimediale per presentarsi alla Commissione, che deciderà quanti punti assegnare per la prova, per un massimo di 60. Fino al 31 agosto le riunioni degli organi collegiali di questi istituti potranno tenersi in modalità telematica oltre a quella tradizionale, comprese quelle che servono agli scrutini e alle ammissioni agli esami.
Infine, il ministro dell’Istruzione ha deciso che per questo anno in corso non serve il requisito della durata minima di 200 giorni di frequenza e nemmeno lo svolgimento delle Prove nazionali Invalsi.
Una serie di misure, insieme alla recente decisione di Commissioni esclusivamente interne per queste scuole, volte ad agevolare l’esperienza degli Esami per i maturandi e coloro che si apprestano a terminare le medie, a loro va il nostro in bocca a lupo, specialmente ai ragazzi dell’Emilia Romagna che sicuramente arriveranno alle prove previste a fine mese con un po’ più di ansia e paura per le difficoltà vissute nell’ultimo periodo che si sono ripercosse anche nella concentrazione nello studio.
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