Nell’omelia per i migranti, Zuppi ha detto che senza un sistema legale si è solo complici dei traffici

Il cardinale Matteo Zuppi, arcivescovo di Bologna e presidente della Cei, ha tenuto un’omelia sui migranti all’interno della basilica di Santa Maria in Trastevere. Questo durante la veglia di preghiera intitolata “Morire di speranza”.

Cardinale Matteo Zuppi
Cardinale Matteo Zuppi – Nanopress.it

Durante l’omelia il cardinale Zuppi ha affermato che è oltraggioso assistere a “tanta enorme sofferenza”. Aggiungendo che è necessario, una volta per tutti, identificare un sistema di protezione giusto e sicuro per tutti.

L’omelia del Cardinale Zuppi sui migranti

Il cardinale Zuppi, arcivescovo di Bologna, ha tenuto una veglia di preghiera intitolata “Morire di speranza”, in cui il tema centrale è stata la questione dei migranti.

“Un sistema legale, perché solo con la legalità si combatte l’illegalità, e se non si da la legalità si diventa complici. Complici. cioè, del criminale lucro di persone”.

Ha affermato il cardinale. Aggiungendo che l’Europa deve necessariamente garantire a tutti il rispetto dei diritti fondamentali, anche sulla base dei principi che la caratterizzano.

L'omelia sui migranti di Zuppi
L’omelia sui migranti di Zuppi – Nanopress.it

Per far ciò è necessario, a detta di Zuppi, che i flussi siano garantiti, in modo da garantire corridoi umanitari, di lavoro, universitari e di ricongiungimento familiare.

“L’Italia, l’Europa ritrova se stessa grazie all’accoglienza”.

Zuppi continua poi parlando della questione dei salvataggi in mare, affermando il dovere di salvare le persone in pericolo, non dimenticando tutti coloro che hanno perso la vita nei nostri mari. 

Conclude raccontando di alcune storie, quella di Osama 25 anni, Moshin, Abdul, tutti giovani vite interrotte durante il viaggio verso una vita migliore. 

La situazione migranti in Italia

La questione delle migrazioni, è un tema centrale all’interno del dibattuto italiano. Questo a causa del forte aumento dei flussi migratori e soprattutto a causa della cattiva gestione governativa del fenomeno.

Una delle ultime misure intraprese è proprio il decreto Cutro, redatto dopo l’omonima tragedia, che ha visto la morte di troppe persone.

Il decreto introduce una serie di misure restrittive con l’obiettivo di “controllare le migrazioni” e combattere il fenomeno della clandestinità e del traffico di esseri umani. Il problema è che la misura introduce una serie di norme che vanno a discapito delle uniche vittime di questa situazione, ossia i migranti.

Dunque le parole del cardinale Zuppi si adattano perfettamente al contesto. In una situazione del genere è necessario acquisire misure in grado di garantire la sicurezza di tutte le persone coinvolte. Impedendo la perdita di altre vite.

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