Una neomamma che aveva da poco partorito ha dovuto togliere dalla stanza un biberon ricevuto in dono su richiesta esplicita del personale ospedaliero. Il motivo è alquanto particolare, e la direzione, dopo poco, ha fatto le sue scuse alla paziente, rimasta indispettita e delusa da quanto accaduto.
Una richiesta a dir poco particolare, quella ricevuta da una neomamma in Toscana, che poco dopo aver partorito, come spesso accade in questi casi, ha ricevuto doni da parenti e amici, tra cui anche un pacco da un’amica contenente un fiocco azzurro beneaugurale, un piccolo cavalluccio in legno decorato e un mini biberon. Il personale dell’ospedale dove si trovava ricoverata, tuttavia, le ha chiesto di farlo portare via, in quanto non in linea con le linee di condotta della struttura. La donna, provata dal parto non ha protestato più di tanto, ma ha poi raccontato quanto accaduto al Tirreno. In seguito sono arrivate pronte le scuse dell’azienda ospedaliera.
Neomamma deve togliere un biberon dalla camera d’ospedale. Il motivo
Come capita solitamente alle donne appena diventate mamme, parenti e amici portano loro in dono dei regali benaugurali. Una giovane donna toscana, che si trovava ricoverata presso l’ospedale di Massa Carrara non ha fatto eccezioni, e ha ricevuto un pacco regalo da un’amica, contenente un fiocco azzurro in tulle, un cavallino a dondolo decorato con un bimbo che dorme, una palla e un piccolo biberon. Un gesto gentile e amorevole, ma che evidentemente non è piaciuto al personale della struttura, che le ha chiesto di farlo portare via.
L’Asl di Massa Carrara promuove infatti nella città l’allattamento al seno, e il biberon contenuto nel pacco regalo ricevuto dalla neomamma sarebbe stato ritenuto non in linea con le direttive, in quanto la struttura è accreditato come Ospedale Unicef Amico dei bambini. “Non volevo crederci, io ero sfinita, questo secondo parto è stato pesante. Eppure lo hanno ripetuto anche al mio compagno. Lui voleva ribattere ma io, davvero, ero troppo stanca. Ho detto: togliamolo e basta” ha raccontato al giornale la madre.
La nota di scuse della Asl di Massa Carrara
L’articolo non è passato inosservato, e l’azienda sanitaria locale si è affrettata a rilasciare una nota per presentare le scuse alla donna e spiegare i motivi di un tale comportamento.
“Da quando l’ospedale di Massa si è accreditato come ospedale Unicef Amico dei bambini, anche per i materiali destinati a essere esposti nei locali dei reparti esistono delle precise linee di condotta, che prevedono anche la raccomandazione a veicolare messaggi che siano coerenti con le indicazioni Unicef, tra cui quella di promuovere l’allattamento al seno” si legge nella prima parte della comunicazione.
L’Asl ha tuttavia riconosciuto quanto il comportamento del personale sia stato eccessivo: “Dispiace che, nel caso specifico, anche un piccolo dono, che voleva essere una testimonianza di affetto per un lieto evento come la nascita di un bambino, possa essere stato individuato come non coerente con tali indicazioni, e l’Azienda si scusa se i modi adottati nel farlo presente agli utenti sono stati percepiti come troppo rigorosi o zelanti”.
“L’Azienda Usl Toscana nord ovest è sempre rispettosa verso ogni manifestazione di vicinanza verso i propri assistiti, così come considera le opinioni e le osservazioni dei propri utenti uno strumento utile a migliorare i propri servizi al cittadino per offrire loro i migliori standard di qualità” ha poi concluso la nota, sottolineando quanto il parere o l’opinione delle persone siano basilari per l’azienda.