Il Gip di Santa Maria Capua Vetere ha disposto l’arresto per i genitori della piccola Aurora, morta il 2 settembre scorso a Santa Maria a Vico, nel Casertano.
I sospetti degli inquirenti si erano immediatamente concentrati sulla coppia. A incastrare i due giovani – 26 anni lui, 19 lei – sarebbe stato il risultato dell’autopsia sul corpo della bambina e i messaggi scambiati in chat, da cui è emerso il totale disinteresse verso la drammatica sorte della figlia e la totale indifferenza verso le sofferenze patite dalla piccola.
Neonata morta in culla a Santa Maria a Vico, arrestati i genitori
Sono stati arrestati questa mattina dai carabinieri – su ordine del giudice per le indagini preliminari di Santa Maria Capua Vetere – i genitori della piccola Aurora, la neonata morta il 2 settembre scorso nella sua casa di Santa Maria a Vico, nel Casertano. Sui due, che hanno altri due figli piccoli, si erano immediatamente concentrati i sospetti degli inquirenti. A incastrare la mamma e il papà della piccola – 26 anni lui, 19 lei – sarebbe stato il risultato dell’autopsia sul corpo della bambina e i messaggi che i due si sono scambiati in chat. Da questi è emerso il totale disinteresse verso la drammatica sorte della figlia e la totale indifferenza verso le sofferenze patite dalla piccola.
Sul corpo della neonata i sanitari trovarono ustioni ed ecchimosi sull’addome, piedi e gambe. I genitori spiegarono le ustioni riferendo di un getto di acqua bollente uscito per errore dal rubinetto, durante il bagnetto, la sera prima del decesso della piccola. Una versione che però non ha mai convinto gli inquirenti, che sono andati avanti con le indagini, scoprendo poi i vari elementi che hanno portato all’arresto dei genitori.
Dalle indagini è emerso che il padre avrebbe colpito violentemente alla testa la figlia, provocandole una doppia frattura al cranio e al viso, e che sarebbe stato il violento trauma, insieme alle ustioni, a provocare la morte della piccola.