Il piccolo, che oggi ha due anni, venne abbandonato tra i rifiuti nel 2020: per la vicenda sono sotto processo entrambi i genitori.
Vittorio Fortunato – questo il nome che gli era stato dato in ospedale – dopo un breve ricovero, era stato assegnato a una famiglia affidataria, ma a breve potrebbe essere tornare dalla madre biologica. La donna lo partorì in casa e chiese al compagno, con il quale aveva avuto una relazione extraconiugale, di portarlo in ospedale, ma l’uomo abbandonò il bambino in un cassonetto dei rifiuti e finse di trovarlo, senza chiarire la sua identità, che fu scoperta poco dopo dagli inquirenti.
Erano stati i medici dell’ospedale Giovanni Paolo II di Ragusa a scegliere per lui il nome di Vittorio Fortunato, perché nonostante quella cattiva sorte era riuscito comunque a sopravvivere. Era il 4 novembre del 2020 quando un uomo aveva riferito di aver sentito i vagiti di un neonato in via Saragat a Ragusa. A trovare quel bambino – fingendo di non conoscerlo – sarebbe stato proprio il padre biologico, che aveva architettato la messinscena perché il piccolo era frutto di una relazione extraconiugale.
Temendo di compromettere il suo matrimonio, il 59enne ne aveva quindi inscenato l’abbandono e il ritrovamento. Aveva allertato i carabinieri e avvolto il piccolo in una coperta, fingendo di averlo trovato in un cassonetto di fronte alla sua macelleria.
Nei prossimi mesi il piccolo Vittorio Fortunato potrebbe tornare tra le braccia della madre biologica. Il Tribunale dei Minori di Catania, a seguito di quanto deciso dalla Cassazione che ha annullato il provvedimento di adottabilità, ha predisposto degli incontri tra il piccolo e la madre naturale, tenendo presenti tutti gli accorgimenti che un caso del genere richiede.
Dopo oltre due anni trascorsi presso una famiglia affidataria, il bambino potrebbe quindi essere affidato nuovamente alla madre biologica, che vive a Modica. Il padre del bambino è sotto processo per abbandono di minore. La sentenza – con rito abbreviato – verrà emessa l’11 gennaio prossimo. La madre del piccolo è accusata del reato di concorso. Sembra che la donna avesse chiesto al suo compagno di lasciare il figlio in ospedale, ma il padre decise di simularne l’abbandono e il ritrovamento nel cassonetto dell’immondizia.
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