Nelle campagne attorno al villaggio di Kudiya, zona limitrofa al distretto sud orientale di Nawalparasi in Nepal, è stato ritrovato il corpo senza vita di un bambino di 10 anni. Il piccolo era scomparso da tre giorni ed è stato vittima di un sacrificio rituale volto a propiziare la guarigione di un uomo malato. Secondo il giornale “Kathmandu Post”, il padre dell’uomo ha confessato di aver partecipato allo sgozzamento della vittima, per “scacciare gli spiriti maligni” da suo figlio, seguendo il suggerimento di uno sciamano.
Il bambino è stato rapito dopo essere stato attirato in un luogo isolato con l’offerta di alcuni biscotti e la promessa di 509 centesimi di dollari americani, in seguito è stato oggetto di sacrificio da parte dello sciamano e poi abbandonato senza vita in un campo.
Il sacrificio è una pratica abbastanza diffusa in Nepal, oltre l’80% dei nepalesi sono induisti e compiono sacrifici rituali impiegando animali come capre, bufali e galli per placare le ire degli dei, ma questa versione dei fatti lascia sgomenta l’opinione pubblica.
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