Recentemente, il caso Orlandi è tornato alla ribalta delle cronache, a seguito di alcun nomi emersi proprio all’interno delle mura del Vaticano. Il legale della famiglia di Emanuela, ha rilasciato una dichiarazione alla stampa, in cui ha sottolineato che non sono state mosse delle accuse, ma la famiglia vuole la verità.
Dopo tanti anni Pietro Orlandi e la sua famiglia non si sono arresi e continuano a scavare per scoprire tutta la verità su ciò che è realmente accaduto ad Emanuela. Troppe ipotesi senza una base solda, tanti testimoni, ma nessuna verità è mai emersa da questo caso che interessò e interessa ancora oggi tutto il mondo.
Secondo il legale di Pietro Orlandi, la richiesta di verità sulla scomparsa della sorella è un diritto sacrosanto. Egli ha sottolineato che la famiglia Orlandi ha sempre chiesto la verità sulla scomparsa di Emanuela, e che questa richiesta non è mai stata accolta.
Il caso Orlandi è uno dei più misteriosi e controversi della storia italiana. La scomparsa di Emanuela Orlandi, figlia di un dipendente del Vaticano, avvenuta nel 1983, ha scatenato una serie di indagini e di teorie del complotto che hanno coinvolto il Vaticano, la mafia, i servizi segreti e altre organizzazioni oscure.
Negli anni, sono state avanzate molte ipotesi sulla scomparsa di Emanuela Orlandi, ma nessuna di esse è stata mai confermata o smentita in modo definitivo. Ora il caso si è riaperto e tanti i nomi all’interno delle mura del vaticano sono usciti fuori. Il legate della famiglia Laura Sgrò ha inoltre dichiarato
“Nessuna accusa, Pietro ha chiesto verità senza condizionamenti”
Continuano così le ricerche della verità di questa storia che va avanti da 40 anni.
Pietro Orlandi è stato recentemente convocato in Vaticano per essere ascoltato dal Promotore della Giustizia, Alessandro Diddi. L’incontro è durato più di otto ore, durante le quali Orlandi è stato interrogato come “persona informata dei fatti” sulla vicenda della scomparsa di sua sorella.
L’incontro è stato particolarmente intenso, poiché Orlandi ha dovuto ricostruire quasi quarant’anni di storia, cercando di fornire al Promotore della Giustizia tutte le informazioni possibili sulla scomparsa di Emanuela.
Durante l’interrogatorio, Orlandi ha dovuto affrontare molte domande difficili e dolorose, ripercorrendo i momenti più difficili della sua vita e della vita della sua famiglia.
“Ho trovato molta disponibilità, il fatto stesso di avermi detto che l’incarico è arrivato direttamente dal Papa vuol dire qualcosa.”
Queste le parole di un fratello che per 40 anni non ha mai smesso di cercare sua sorella scomparsa misteriosamente nel 1983.
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