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Quinta prova da regista per Sergio Castellitto che dal 5 marzo 2015 porta nei cinema Nessuno Si Salva Da Solo, il romanzo scritto nel 2011 da sua moglie Margaret Mazzantini, anche sceneggiatrice del film, nel quale vengono affrontati i temi del rapporto di coppia e dell’anoressia. Riccardo Scamarcio e Jasmine Trinca interpretano i due personaggi principali, mentre il resto del cast è composto da Anna Galiena, Marina Rocco, Massimo Bonetti, Massimo Ciavarro, Renato Marchetti, Valentina Cenni, Eliana Miglio e, in un cameo, i cantanti Roberto Vecchioni e Angela Molina.
La biologa nutrizionista Delia (Jasmine Trinca), che in passato ha avuto problemi di anoressia, e lo sceneggiatore di programmi televisivi Gaetano, detto Gae (Riccardo Scamarcio), sono stati sposati e hanno due bambini, Cosmo e Nico, ma da poco vivono separati. Una sera si incontrano a una cena in un ristorante per organizzare le vacanze dei loro figli, ma presto l’incontro si trasforma in un viaggio dentro la loro ormai sfiorita storia d’amore per scoprirne le ragioni della fine. Attraverso una serie di flash back viene ripercorsa la vita di coppia di Delia e Gae, dall’entusiasmo dei primi anni pieni di amore e passione, ai problemi e alle frustrazioni reciproche sopraggiunte in seguito, fino alla separazione. Si vengono così a scoprire tante cose su di loro: i difficili rapporti con i rispettivi genitori, le difficoltà di crescita del figlio Cosmo, diventato un bambino molto sensibile e insicuro, il tradimento di Gae con Matilde (Marina Rocco), una giovane animatrice conosciuta alla festa di compleanno del figlio, scoperto poi per puro caso da Delia, l’aborto a cui la donna è stata costretta quando era incinta per la terza volta. Ma dopo che Delia e Gaetano decidono di separarsi, la vita continua a essere difficile per entrambi e lei rischia di ricadere nell’anoressia…
In Nessuno Si Salva Da Solo la premiata coppia Castellitto-Mazzantini racconta con estrema schiettezza il disfacimento di una storia d’amore vittima delle anomalie della nostra epoca, con i due protagonisti logorati da tante situazioni negative, piccole o grandi non importa, che col passare tempo hanno instillato la sfiducia nel loro rapporto e dispensato umiliazioni difficili da accettare.
Potremmo definirlo un film quasi generazionale, non troppo ottimista (del resto c’è forse da esserlo di questi tempi?) ma sincero ed elegante, retto quasi completamente (gli altri attori hanno tutti parti secondarie) sulla formidabile performance recitativa di quelli che ormai e a tutti gli effetti possiamo definire due ‘giganti’ del cinema italiano contemporaneo: il prossimo sposo Riccardo Scamarcio e la deliziosa Jasmine Trinca.
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