Netflix, dopo 25 anni chiude il servizio di noleggio dei DVD. È la fine di un’era

Il progresso tecnologico che aveva fatto la fortuna di Netflix è diventato anche il motivo per cui la società è costretta a chiudere il suo servizio storico. I 25 anni di spedizione via posta dei DVD noleggiati hanno lanciato l’intero business prima ancora dello streaming. Da settembre però l’opzione non sarà più disponibile.

Los Gatos, sede Netflix
Los Gatos, sede Netflix – Nanopress.it

Si tratta della fine di un’era e del segno tangibile dei cambiamenti prodotti dal passare del tempo.

In archivio la stagione dei DVD

Netflix ha annunciato ieri che il noleggio dei DVD è arrivato a fine vita dopo oltre due decenni di onorato servizio. Gli abbonati non riceveranno più via posta film e serie tv da guardare sul divano di casa. Ted Sarandos, uno dei due amministratori delegati della società californiana, ha motivato la scelta spiegando che la spedizione a domicilio dei DVD ha “aperto la strada al passaggio allo streaming, tuttavia “dopo un’incredibile corsa di 25 anni abbiamo preso la difficile decisione di chiudere il servizio alla fine di settembre”.

Il ceo ha sottolineato come l’obiettivo di Netflix sia sempre stato quello di offrire il miglior servizio possibile ai propri iscritti. Tuttavia i margini dell’attività “continuano a ridursi” rendendo sempre più difficile andare avanti. 

Le origini e i ricavi 

La decisione, a metà tra la svolta e la scelta obbligata, segna inevitabilmente la fine di un’era. Il colosso che oggi è noto in tutto il mondo per la sua piattaforma di streaming – avviata nel 2007 – era in realtà nato alla fine degli anni ’90 come alternativa ai negozi fisici che offrivano servizi di noleggio di pellicole del grande e del piccolo schermo. Ben presto la ricezione a domicilio dei DVD noleggiati, di cui il film BeetlejuiceSpiritello porcello di Tim Burton del 1988 fu il primo, ebbe un grande successo causando la crisi del modello di business della catena Blockbuster dove si noleggiavano le cassette.

Quartier generale Netflix a Los Angeles
La piattaforma sui dispositivi – Nanopress.it

Ora la storia si ripete. Il progresso tecnologico dello streaming direttamente a casa ha eroso il servizio di noleggio di Netflix. Lo scorso anno ha fruttato al colosso 126 milioni di dollari. Evidentemente troppo pochi, data la scelta di abbandonare l’opzione. Basti pensare che nel 2022 i ricavi totali sono stati di 31,6 miliardi di dollari, dunque i DVD hanno avuto un peso veramente residuale.

Concorrenza e lotta alla condivisione degli account

L’annuncio dell’interruzione da settembre è stato dato in occasione dell’illustrazione dei dati del primo trimestre 2023. Con 8,18 miliardi di dollari, Netflix ha ottenuto un risultato inferiore alle previsioni. Eppure le sottoscrizioni sono aumentate di 1,75 milioni per un totale di 232,5 milioni di abbonamenti. Solo un anno fa la società aveva reso noto di aver subito una riduzione degli iscritti per la prima volta in un decennio. 

Rispetto al periodo in cui ha debuttato, ora Netflix ha probabilmente perso il vantaggio iniziale in quanto oggi si ritrova a dover affrontare sul mercato la competizione di numerose altre piattaforma di streaming che offrono analoghi servizi, tra cui Apple, Disney e Hulu per citarne alcune. Questo aspetto ha probabilmente contribuito alla flessione del suo core business. Per questo motivo la società è dovuta correre ai ripari con la pubblicità – che se accettata consente di pagare meno la sottoscrizione in 116 paesi – e con un tentativo di impedire account condivisi tra più persone attraverso una stessa password e anche un solo abbonamento. Il progetto inizierà alla fine di giugno dopo uno slittamento iniziale.

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