Netflix riprende la sua crescita grazie alle nuovi produzioni originali. L’azienda di Los Gatos rilancia anche il cloud gaming.
Con “Stranger Things” e “Dahmer – Monster: The Jeffrey Dahmer Story” Netflix si salva dalla discesa. La piattaforma in streaming si rilancia e mette a segno il doppio degli abbonati previsti tra luglio e settembre. Adesso il totale è di 223,1 milioni di iscrizioni in tutto il mondo.
Un momento nero, di crisi economica globale, che ha fatto più che traballare anche i colossi della tecnologia, le multinazionali, e i grandi del settore dell’intrattenimento. Detto delle difficoltà di Netflix negli scorsi mesi, a causa dell’impennata dei prezzi prima dovuti al Covid adesso all’inflazione e al conflitto in Ucraina, l’azienda di Los Gatos pare stia adesso vedendo la luce.
Se lo erano augurati del resto i vertici della piattaforma streaming più famosa al mondo, a ridosso dell’estate, quando alla quarta stagione di Stranger Things di fatto era stata data la responsabilità di “salvare la baracca”.
Una bella responsabilità, e una risposta che tardava ad arrivare inizialmente visti i numeri ancora bassi in termini di abbonamenti. Da quel momento di crisi arrivarono alcune scelte drastiche, come la decisione dell’inserimento della pubblicità e di un’ulteriore fascia ancora più economica per gli utenti.
Adesso, dopo mesi di acqua alla gola, pare che per Netflix si sia aperta una breccia in fondo al tunnel anche grazie allo straordinario successo della serie Dahmer – Monster: The Jeffrey Dahmer Story, una delle più viste nella storia di Netflix.
E dunque parlando di numeri, grazie soprattutto alle ultime produzioni originali, da luglio 2022 a settembre 2022 Netflix ha messo a segno 2,4 milioni di abbonamenti in tutto il mondo, addirittura il doppio di quelli stimanti.
Secondo quanto annunciato dal vicepresidente allo sviluppo dei giochi Mike Verdu, intervenuto durante un evento, il cloud gaming è una risorsa che verrà presa seriamente in considerazione.
L’incremento di abbonamenti più grande negli ultimi mesi è arrivato dalle regioni asiatiche e del pacifico, con un +1,43 milioni di iscrizioni, passando da 34,80 milioni a 36,23. Negli Stati Uniti e nel Canada invece sono 100mila i nuovi utenti, per un totale adesso di 223,1 milioni di abbonati nel mondo.
Per quanto riguarda il quarto trimestre, il co-CEO Reed Hastings ha parlato proprio della novità della nuova fascia di abbonamenti, e dell’inserimento della pubblicità per rendere i costi ancora più bassi e provare ad ampliare il bacino d’utenza. Un format che secondo il dirigente non porterà però benefici nel breve termine, ma che aiuterà l’azienda a una graduale crescita nel corso degli anni.
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