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Due giorni prima dell’intervento di Netanyahu al Congresso degli Stati Uniti, un piccolo gruppo di ebrei ortodossi si riunisce davanti al quartier generale di Fox News a Manhattan. Infreddoliti, con i grossi cappelli neri coperti di neve, sventolano bandiere palestinesi. Sogno o son desto? Inneggiano allo smantellamento pacifico dello stato di Israele, cantano gomito a gomito con esponenti Iraniani e persino donne mussulmane. La scena è curiosa, e molti passanti si fermano un attimo ad ascoltare la voce del Rabbino Dovid Feldman tuonare contro Netanyahu e il suo “comportamento da guerrafondaio”.
“Neturei Karta” (“Custodi della Città” in aramaico) è un gruppo di ebrei ortodossi formatosi nel 1938 a Gerusalemme contro la formazione di uno stato ebraico. Eh si, perché come a sentire il Rabbino Dovid Feldman, uno dei portavoce del gruppo, “non può esistere uno stato ebraico fondato e costruito dall’uomo. Solo l’arrivo del Messia garantirà al popolo di Israele uno stato, così come garantirà la pace a tutti gli uomini sulla terra.” Dal ’38 ad oggi, molti sostenitori del gruppo hanno lasciato Israele e si sono trasferiti negli Stati Uniti, in particolare a New York, lontano da “lo stato illegittimo che ha solo creato problemi per gli ebrei del mondo”, come dice il Rabbino Feldman. Secondo Neturei Karta, che rifiuta l’etichetta di “gruppo estremista religioso”, la Torah sostiene che il popolo ebraico debba rimanere in esilio fino all’arrivo del Messia. La creazione dello stato di Israele è dunque un affronto diretto alle sacre scritture ebraiche e chiunque lo appoggi non può considerarsi un vero ebreo.
Le basi del pensiero di Neturei Karta sono a dir poco colorate, ma per noi della generazione dell’11 settembre vedere i boccoli degli ebrei ortodossi oscillare d’amore e d’accordo accanto alle kefiah degli esponenti Iraniani non è cosa da tutti i giorni. Viene richiesto a gran voce lo smantellamento dello stato di Israele (pacifico, in quanto Neturei Karta è contro ogni tipo di violenza) e viene addirittura richiesta la revoca delle sanzioni contro l’Iran, cosa per la quale il Presidente degli Stati Uniti è favorevole e il Primo Ministro di Israele Benjamin Netanyahu è contrario. Così contrario da organizzare un intervento al Congresso degli Stati Uniti per rispolverare i rapporti con i politici a stelle e strisce.
Il messaggio di Neturei Karta è forte e senza compromessi: Israele è la portaerei degli Stati Uniti nel Medio Oriente, i Sionisti hanno causato grande danno agli ebrei del mondo e non potrà esserci pace finché ci sarà uno stato ebraico (come sostiene la Torah). È facile trovarsi in disaccordo con queste affermazioni che, tutto sommato, non offrono alcuna soluzione realizzabile ai problemi del Medio Oriente. Nonostante questo, tra le righe del pensiero di Neturei Karta si può trovare anche un messaggio d’amore e di unione tra i popoli, di pacifica coesistenza e reciproco rispetto. Una rarità lì intorno.
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