Il sindaco di New york ha dichiarato lo stato d’emergenza per il numero elevatissimo di migranti arrivati in città. I Repubblicani che non li vogliono nei loro stati e li cacciano.
New York e gli Stati Uniti in merito al tema dei migranti è una vera e propria emergenza. Si è creato un clima teso nel quale i richiedenti asilo si trovano allo sbaraglio e spesso inviati dove i centri di accoglienza sono già saturi. Le divergenze di opinioni tra repubblicani e democratici in merito alla politica dell’accoglienza sta creando preoccupazione. Eric Adams ha dichiarato lo stato d’emergenza a causa dell’elevato numero di migranti arrivati sul territorio.
Il sindaco di New York Eric Adams, in carica da gennaio, ha dichiarato lo stato d’emergenza in quanto sta vivendo una situazione insostenibile. L’elevato numero di migranti che da mesi arrivano in città ha ormai raggiunto la capienza massima nei centri di accoglienza e le risorse disponibili non sono sufficienti.
Nonostante Adams sia democratico e sostenga ampiamente la politica dell’accoglienza e l’aiutare un individuo in difficoltà non è possibile, a suo avviso, far fronte ad un numero così impressionante di persone in cerca di aiuto. La situazione è degenerata negli ultimi mesi dopo che gli stati governati da repubblicani rifiutano l’assistenza ai rifugiati.
I migranti dirottati appositamente su New York per creare tensione e polemica sono spesso ignari di ciò che accade attorno a loro e utilizzati per scopi politici. Capita spesso che vengabo fatti salire su pullman senza sapere dove siano diretti e con quale scopo.
New York sta vivendo una profonda crisi causata dal numero elevatissimo di migranti arrivati dal Sud America. I rifugiati scappano in cerca di una nuova vita ma la situazione politica che stanno attraversando gli Stati Uniti in merito all’accoglienza è drammatica.
Le divergenze politiche tra il partito democratico e quello repubblicano si stanno riflettendo sulla società e spesso vengono utilizzati i migranti come pedina politica. Poche settimane fa un pullman colmo di migranti è arrivato davanti all’abitazione di Kamala Harris e sono stati diversi governatori repubblicani a rivendicare l’atto.
Gli stati confinanti con il Messico come Texas e Arizona non vogliono fornire assistenza e inviano migliaia di persone negli stati governati dai democratici. Questo è esattamente ciò che è accaduto a New York dove Adams ha precisato che nel mese di aprile sono arrivati 17.000 richiedenti asilo.
La maggior parte è arrivata nello stato di New York a bordo di autobus organizzati dai repubblicani. La questione che solleva il sindaco di New York è legata alla gestione pratica dell’emergenza migranti e riuscire ad organizzarsi per rendere dignitosa la permanenza è diventato impossibile.
Non sono più disponibili luoghi dove far alloggiare le persone e manca la forza lavoro per riuscire a gestire tale flusso di migranti.
Una situazione che degenera di giorno in giorno e che necessita di una politica di accoglienza condivisa prima che il malcontento popolare cominci a diventare protesta. Soprattutto perché in ballo ci sono vite umane.
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