A New York un giovane afroamericano di 28 anni è stato ucciso da un agente di polizia. L’uomo era disarmato, si trovava insieme alla fidanzata in una casa di Brooklyn. Un poliziotto di origini asiatiche, Peter Liang, ha sparato impugnando la sua arma contro un giovane nero di 28 anni, Akai Gurley, che stava scendendo le scale ed era completamente disarmato. Il giovane, padre di un figlio di 2 anni, è stato freddato senza motivo, colpevole solo di trovarsi nel posto sbagliato al momento sbagliato.
L’uccisione dell’afroamericano Akai Gurley all’apparenza sembra essere stato un tragico incidente.
Due agenti reclute erano in perlustrazione ‘verticale’ nelle scale buie di un edificio a Brooklyn, quando si sono trovati davanti la vittima e la fidanzata.
Uno dei poliziotti avrebbe aperto il fuoco impaurito, secondo quanto hanno spiegato il sindaco e il capo della polizia di New York.
L’agente Liang ha aperto il fuoco scaricando l’arma addosso all’uomo. I media sattunitensi hanno parlato dell’agente definendolo ‘un po’ nervoso’
Il 28enne era andato a trovare la fidanzata, Melissa Buttler, che abita nell’edifico, e – ha poi raccontato la famiglia della ragazza – poco dopo che aveva lasciato l’appartamento sono stati sentiti i colpi.
Nessuna ragione può spiegare il folle gesto. L’agente che ha sparato dovrà essere interrogato dall’ufficio del procuratore, che deciderà se formulare accuse in sede penale contro di lui.
Intanto a Ferguson, in Missouri, si attende la decisione sull’omicidio del 18enne nero Michael Brown ucciso da un agente di polizia lo scorso agosto 2014.
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