Il ceceno Rassoul Bissoultanov, condannato a 15 anni per l’omicidio di Niccolò Ciatti, non si è presentato all’udienza fissata per questa mattina presso il Tribunale Provinciale di Girona.
L’avvocato del ceceno non ha voluto rilasciare dichiarazioni in merito alla scomparsa del suo assistito.
Luigi Ciatti, padre di Niccolò, ha espresso profondo rammarico per quanto accaduto. Per Rassoul Bissoultanov è stato emesso un mandato di cattura internazionale.
Rassoul Bissoultanov, condannato a 15 di carcere dal tribunale di Girona per l’omicidio di Niccolò Ciatti, questa mattina non si è presentato all’udienza.
Per il ceceno è stato quindi emesso un mandato di cattura internazionale. I timori dei familiari del 22enne di Scandicci, massacrato in una discoteca di Lloret del Mar nell’agosto del 2017, si sono purtroppo avverati.
«È imbarazzante, è una fuga annunciata»
ha spiegato il legale della famiglia Ciatti.
Rassoul Bissoultanov aveva già tentato di scappare nell’agosto dello scorso anno, quando la polizia tedesca lo fermò al confine con la Germania.
All’epoca il ceceno venne estradato in Italia. Nel nostro Paese però Bissoultanov venne scarcerato dalla Corte d’Assise di Roma, su richiesta dei suoi legali.
In un secondo processo, la Cassazione annullò il provvedimento della Corte d’Assise, ma nel frattempo l’imputato aveva lasciato l’Italia e si era spostato in Spagna.
Da questa mattina però non si hanno più sue notizie, né il suo legale ha fornito spiegazioni in merito al suo allontanamento.
Al Tribunale di Girona era fissata l’udienza per la carcerazione, per ricalcolare la pena, avendo già scontato 4 anni di carcere.
Il giudice, attestata quindi l’irreperibilità dell’imputato, ha emesso un mandato di cattura internazionale.
Bissoultanov era sottoposto all’obbligo di firma una volta a settimana presso la polizia giudiziaria spagnola. L’ultima volta che si è presentato è stato il 6 luglio scorso.
Il 3 giugno scorso il Tribunale di Girona ha condannato Rassoul alla pena di 15 anni di reclusione, che era la minima prevista.
La famiglia di Niccolò Ciatti ha impugnato la sentenza e a breve depositerà il ricorso per chiedere una condanna maggiore per l’imputato. La scadenza per la richiesta è fissata al 20 luglio prossimo.
Bissolultanov, esperto di arti marziali e della lotta Mma, sferrò un calcio violentissimo alla testa a Niccolò Ciatti, che la sera del 12 agosto 2017 stava trascorrendo l’ultima serata di vacanza a Lloret del Mar.
Il 22enne di Scandicci morì qualche ora dopo in ospedale.
Nel frattempo va avanti anche il processo in Italia. La Corte d’Assise di Roma ha dichiarato “infondata” l’istanza avanzata dai legali di Rassoul Bissoultanov di chiudere il processo nel nostro Paese, per il principio del ne bis idem, secondo cui un giudice non può esprimersi due volte sullo stesso fatto.
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