Niccolo Fabi vince il Premio Tenco 2016 per Una somma di piccole cose

[galleria id=”7521″]

Niccolo Fabi vince il Premio Tenco 2016 grazie all’album ‘Una somma di piccole cose’: un ottimo riconoscimento per la seconda volta in carriera, visto che il cantautore romano aveva ottenuto il premio già tre anni fa con il lavoro solista precedente ‘Ecco‘. Grazie all’apprezzatissimo disco, che ha convinto più di 200 giudici nella giuria del Premio Tenco, Niccolò Fabi ha bissato il successo con ‘Una somma di piccole cose’, album intimo e molto personale di un cantautore maturato egregiamente col tempo.

La vittoria del Premio Tenco 2016 è andata dunque a Niccolò Fabi per ‘Una somma di piccole cose’, un album che può essere considerato una sintesi efficace del percorso artistico del cantautore romano, iniziato più di vent’anni fa con la scanzonata ‘Capelli‘ e proseguito in modo molto personale, con una ricerca a volte lontana da logiche di mercato che comunque l’hanno premiato.

LEGGI: NICCOLÒ FABI PRESENTA IL NUOVO DISCO

Dopo nove dischi in studio, una raccolta e tante collaborazioni di ogni tipo, tra cui quella recente con gli amici di sempre Max Gazzè e Daniele Silvestri che ha prodotto il fortunatissimo album ‘Il padrone della festa‘ e un tour quasi sempre tutto esaurito, arriva quindi per Niccolò Fabi il secondo riconoscimento del Premio Tenco 2016 come miglior disco grazie a ‘Una somma di piccole cose’. L’album, interamente registrato in una casa di campagna sulla scia del cantautorato folk statunitense che Niccolò Fabi tanto apprezza, è composto da 9 canzoni interamente in chiave acustica con un’analisi lucida e spietata della società che ci circonda. Il singolo ‘Ha perso la città’, uno dei primi estratti e uno dei più passati sulle radio italiane, riassume perfettamente quella che nell’ottica e nella poetica musicale di Niccolò Fabi è la vera somma delle piccole cose.

Il Premio Tenco 2016 come miglior album è una delle punte di diamante dei riconoscimenti per il cantautorato italiano e per Niccolò Fabi arriva la soddisfazione del bis in carriera, esattamente come già accaduto al collega e amico Daniele Silvestri (anche lui premiato due volte per due album, a distanza di pochi anni). Tra i premiati di questa edizione anche Francesco Motta con ‘La fine dei vent’anni‘ come miglior opera prima, Claudia Crabuzza con l’album ‘Com un soldat‘ per la migliore opera in dialetto, Peppe Voltarelli come migliore interprete, Francesco Di Giacomo e Paolo Sentinelli come miglior canzone con il brano ‘Bomba intelligente‘.

Impostazioni privacy