Rimosso il murales dedicato al ragazzo che si schiantò a 300 km/h sulla GRA di Roma. Polizia e carabinieri presenti all’operazione.
Il personale del Comune di Roma ha deciso di far rimuovere il murales dedicato a Nicholas Orsus Brischetto, il giovane rom deceduto in un incidente sul Grande Raccordo Anulare (GRA) mentre viaggiava ai 300 chilometri all’ora. L’intervento è stato effettuato sulla palazzina in Via Raoul Follereau, nella zona Ponte di Nona. Polizia e carabinieri a supervisionare la situazione.
Nicholas di 21 anni, è morto il 19 luglio a causa dello schianto della sua Audi R8 bianca presa a noleggio contro un muretto di cemento. L’auto si è ribaltata pericolosamente all’impatto e ha coinvolto nell’incidente anche un’altra vettura dove a bordo vi era una donna incinta, che fortunatamente è sopravvissuta.
L’accaduto è stato ripreso in diretta dall’amico del ragazzo che stava filmando con il cellulare dal sedile a fianco, il quale è poi stato ricoverato in ospedale con lesioni gravissime. Brischetto al contrario non ce l’ha fatta, e ha smesso di respirare poco dopo essere arrivato in ambulanza al Policlinico di Tor Vergata.
Dopo il funerale, gli amici e i parenti di Nicholas hanno voluto ricordarlo organizzando una riunione di automobili di lusso in suo onore, proprio davanti al luogo dell’incidente. Ed è proprio lì, nel cuore di Villaggio Falcone che il lato di un edificio è stato decorato con il suo murales celebrativo.
Il disegno sulla facciata della casa popolare ritraeva il viso del giovane affiancato a palme ed automobili costose. L’opera non è stata però apprezzata dagli abitanti del quartiere che l’hanno presa come una sorta di manifestazione da parte della criminalità locale. L’operazione di cancellazione è partita già da questa mattina.
Il presidente del VI Municipio, Nicola Franco, era già intervenuto per chiederne immediatamente la rimozione in quanto essendo la palazzina di proprietà comunale, non vi era stata nessuna autorizzazione. Ecco le sue parole:
“Quel murale se non è stato autorizzato, va rimosso. Ho inoltrato una richiesta in Campidoglio agli uffici competenti perché la palazzina su cui è stato disegnato è di proprietà comunale. Il messaggio che arriva ai ragazzi del quartiere può essere frainteso. Capisco il dolore per la perdita di un ragazzo tanto giovane, Ma vorrei anche precisare che questo ragazzo è morto mentre sfrecciava a folle velocità lungo il Gra.”
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